Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

OK +++ Come si racconta la guerra nelle scuole americane?OK +++ Come si racconta la guerra nelle scuole americane?

La guerra in corso in Iraq non provocherà danni o dolori ai bambini americani, ai loro genitori, ai loro amici. Avviene in luoghi lontani, non toccherà affatto il territorio degli Stati Uniti d’America e finirà presto. Già da settimane il tema della guerra e del suo “trattamento” scolastico, soprattutto in presenza di bambini molto piccoli (da 3 a 10-12 anni), viene ampiamente affrontato dai media americani in questi termini rassicuranti e un po’ elusivi.
Un gran numero di siti specializzati, rivolti agli educatori e ai genitori (se ne possono raggiungere molti navigando per esempio nel sito www.aol.com), offre argomenti, consigli, approfondimenti di vario tipo. Molto diffuse sono le liste di Faq (frequently asked questions), con centinaia di domande e di risposte sui temi maggiormente avvertiti. La preoccupazione, in questo caso, è soprattutto di tipo psicologico: come evitare shock traumatici di fronte agli spettacoli di violenza e di morte trasmessi dalla TV e dagli altri media.
Per gli allievi più grandi si prevede, invece, un approccio più esplicativo e analitico, e l’utilizzazione della “civic education” per spiegare le ragioni della guerra. Negli USA questa materia non ha mai avuto un carattere astratto e teorico: si è sempre fondata sulla discussione di casi concreti, anche di cronaca, per poi risalire ai grandi principi, in particolare a quelli che ispirano la Costituzione americana e la “mission” degli USA nel mondo.
La guerra in corso in Iraq non provocherà danni o dolori ai bambini americani, ai loro genitori, ai loro amici. Avviene in luoghi lontani, non toccherà affatto il territorio degli Stati Uniti d’America e finirà presto. Già da settimane il tema della guerra e del suo “trattamento” scolastico, soprattutto in presenza di bambini molto piccoli (da 3 a 10-12 anni), viene ampiamente affrontato dai media americani in questi termini rassicuranti e un po’ elusivi.
Un gran numero di siti specializzati, rivolti agli educatori e ai genitori (se ne possono raggiungere molti navigando per esempio nel sito www.aol.com), offre argomenti, consigli, approfondimenti di vario tipo. Molto diffuse sono le liste di Faq (frequently asked questions), con centinaia di domande e di risposte sui temi maggiormente avvertiti. La preoccupazione, in questo caso, è soprattutto di tipo psicologico: come evitare shock traumatici di fronte agli spettacoli di violenza e di morte trasmessi dalla TV e dagli altri media.
Per gli allievi più grandi si prevede, invece, un approccio più esplicativo e analitico, e l’utilizzazione della “civic education” per spiegare le ragioni della guerra. Negli USA questa materia non ha mai avuto un carattere astratto e teorico: si è sempre fondata sulla discussione di casi concreti, anche di cronaca, per poi risalire ai grandi principi, in particolare a quelli che ispirano la Costituzione americana e la “mission” degli USA nel mondo.

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