Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Occupazioni/2: al “Virgilio” di Roma vince la legalità

Il 12 dicembre il Liceo Virgilio è tornato alla legalità. La dirigente scolastica ha ripreso pieno possesso dell’edificio con l’assistenza e le opportune verifiche delle forze dell’Ordine, rilevando molti danni e fenomeni di grave vandalismo.

Una vecchia storia che si ripete da troppo tempo. Ma forse è l’inizio della fine per un fenomeno dannoso e lacerante rispetto al quale finalmente si aprono gli occhi con nuova consapevolezza. Le occupazioni costituiscono una forma di protesta anacronistica che nulla ha a che fare con il legittimo bisogno di partecipazione dei giovani.

Il dato interessante e nuovo è la tenuta forte dell’Istituzione, la coraggiosa difesa dei valori costituzionali e dei principi della democrazia. I ragazzi del Virgilio contrari all’occupazione (1200 a fronte dei circa 200 favorevoli) hanno manifestato lucidità e coerenza, ma anche vero spirito di cittadinanza. Con la dirigente scolastica Irene Baldriga, con gli insegnanti e tanti genitori, hanno saputo dichiararsi contro la violenza e per un dialogo vero e costruttivo.

La prof.ssa Baldriga spiega a Tuttoscuola: “Non abbiamo ceduto al ricatto della violenza e siamo rimasti uniti, sostenuti dalla forza della legge e dall’Amministrazione. Il “Virgilio” possiede risorse straordinarie, ricchezza di pensiero e grande capacità di costruzione. La coerenza e la qualità del nostro impegno non temono mistificazioni”.

Le occupazioni degli edifici – precisa a Tuttoscuola Enzo Martinelli, ex direttore generale del Miur – “da sempre hanno prodotto e producono effetti sterili, si esauriscono, salvo ripresentarsi l’anno successivo… la legalità nelle scuole sembra essere solo un bell’argomento per qualche lezione inserita nella programmazione didattica” con disastrosi effetti – anche secondo Galli della Loggia (Corriere della Sera) – “in primo luogo per il mancato rispetto della disciplina (orari, regole, comportamenti”.

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