Occupazione femminile in UE, Italia in coda

Giovedì 18 e venerdì 19 maggio si riunirà a Milano la Commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d’Europa, presieduta da Elena Centemero, deputata di Forza Italia e responsabile scuola e università dello stesso partito.

Il programma prevede, tra l’altro, anche un seminario sul tema Women Empowerment in the Economy che si terrà giovedì 18 maggio dalle ore 14 alle ore 17 presso la Sala Convegni Marco Biagi di Palazzo Lombardia.

In tale occasione saranno esaminati e discussi i dati più recenti relativi alle persone occupate ed attive per sesso ed età: la media UE per le donne è 61,4% rispetto al 71,9% degli uomini. L’Italia occupa una posizione molto arretrata insieme alla Grecia: le donne occupate in Italia sono il 48,1% e in Grecia il 43,3%. Tra il 50-60% si collocano il Belgio (58,1%), la Spagna (54,3%), Cipro (59%), l’Irlanda (59,5%), Malta (52,6%), la Romania (53,3%) e la Slovacchia (58,3%).

Lo stesso svantaggio dell’Italia emerge anche per quanto riguarda i tassi di impiego in base al sesso, all’età e al grado di istruzione.  

Tra gli occupati con istruzione terziaria la media europea delle donne è 82,2% (gli uomini sono all’87,1%), ma le donne occupate con istruzione terziaria in Italia sono il 73.3%, allo stesso livello di Spagna (74,8%), Cipro (75,3%), Repubblica Ceca (76,1%) e Slovacchia (72,8%), mentre la Grecia è al 64,3%. Tutti gli altri paesi sono in media o al disopra della media UE.

Tra gli occupati con istruzione secondaria la media europea per le donne è 64,1%, per gli uomini il 75,5%. Anche qui l’Italia è vistosamente al di sotto della media con il 54% delle donne occupate rispetto al 72,9% degli uomini, ed è sullo stesso livello di Spagna (52,9%), Cipro (54,3%), Polonia (55,2%), Romania (56,5%), Irlanda (58,7%), mentre la Grecia è al di sotto con il 39,9%. Tutti gli altri paesi sono vicini o sopra la media UE.

Interessanti sono anche i dati relativi ai tassi di occupazione in base al sesso, al numero e all’età dei figli e ai livelli di istruzione. In Italia il tasso di occupazione femminile con figli al di sotto dei 6 anni si attesta al 53,2% rispetto alla media europea del 61% e ad un livello di occupazione maschile all’85,4%. L’Italia è in compagnia di Bulgaria (53,7%), Estonia (55,8%), Grecia 52,9%, mentre la Spagna è al 59%.

Il dato più significativo rispetto agli altri paesi è il gap donna-uomo, che è del 32,2%, rispetto al 13,7% della Svezia, al 20% della Spagna e al 22,4 % della Francia. I dati peggiorano se si considera il tasso di occupazione femminile con figli tra i 6-11 anni: in Italia l’occupazione femminile è al 54,7% insieme alla Grecia (53,5%), mentre la Spagna è al 62,7% e la media europea è al 71%. In questa fascia il divario rispetto al tasso di occupazione maschile è del 27,8%, mentre in Svezia si riduce a meno del 5%: il tasso di occupazione femminile è dell’88,7% quello maschile del  93,5%.