Obbligo vaccini per iscrizione a scuola, Fedeli: ‘Lombardia e Veneto stiano con noi’

La stragrande maggioranza delle Regioni è sulla linea di attuare la legge perché la considera importante. Vorrei tanto che la Lombardia e il Veneto stessero con noi perché é un tema che riguarda il Paese e non ci si può differenziare“. La ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, a margine di un incontro a palazzo Marino, lancia un ‘appello’ alle due regioni affinché applichino la legge sull’obbligo vaccinale.

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Si possono avere opinioni diverse su come è stata fatta la legge – aggiunge – ma ho percepito, anche in modo esplicito, da parte dei due governatori che la vaccinazione è un bene comune per tutti perché la salute é un bene di tutti ed è una responsabilità istituzionale di tutti“.

Fedeli insiste sull’importanza dell’autocertificazione e si dice “favorevolmente colpita dallo sforzo che hanno fatto i Comuni e tutte le Regioni per anticipare attraverso le loro strutture dell’Asl questa facilitazione dell’autocertificazione“. In Lombardia, spiega, questo permetterà di evitare che l’11 settembre, primo giorno di scuola, gli alunni non vaccinati siano esclusi.

Proprio dell’enorme carico di lavoro portato dalla legge sui vaccini parla Elena Centemero, deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia: “È giusto essere rigidi sull’importanza delle vaccinazioni e ci fa piacere che anche la ministra Fedeli si sia attestata su queste posizioni. Ma riteniamo molto meno giusto porre in carico alle scuole un peso troppo gravoso da sostenere“.

Il Dl vaccini, infatti – aggiunge Centemero – affida alle scuole l’onere del controllo della documentazione o delle dichiarazioni sostitutive relative alla verifica dell’assolvimento degli obblighi vaccinali. Questa mole di lavoro, che si svolgerà prevalentemente nella fase delle iscrizioni e dell’inizio dell’anno scolastico, andrà inevitabilmente a sovraccaricare strutture amministrative già fortemente gravata dall’adempimento di obblighi burocratici e amministrativi. Per questo avevamo presentato, purtroppo senza successo, degli emendamenti volti ad invertire l’onere, ponendolo a carico delle Asl. In molti istituti, inoltre, mancano i dirigenti scolastici e il personale amministrativo è sotto organico. Motivo per cui avevamo anche chiesto l’indizione di un concorso, entro il mese di ottobre 2017, per l’assunzione dei direttori dei servizi generali ed amministrativi. Il rifiuto delle nostre proposte rischia di creare molti problemi al funzionamento delle scuole“, conclude.

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