Nuovo anno scolastico, Azzolina: ‘L’organico della scuola resta invariato’

“L’organico della scuola resta invariato. Le cattedre non saranno toccate, non diminuiranno, come abbiamo sempre promesso, nonostante la denatalità”.  È quanto afferma la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.

“È un risultato importante per il mondo dell’Istruzione. Non scontato. Frutto di una lunga interlocuzione con il Ministro Roberto Gualtieri, che ringrazio, e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Abbiamo fatto una scelta di campo, che non guarda ai meri calcoli numerici, ma che mette al centro i nostri ragazzi e i loro diritti. Che vede la scuola come settore su cui investire. E che consentirà di lavorare nell’ottica della riduzione del numero di alunni per classe”.

Soddisfatta Uil Scuola: “Il prossimo anno scolastico sarà ad invarianza di organico rispetto all’attuale. Il ministro fa marcia indietro rispetto ai tagli annunciati. Qualsiasi altra soluzione sarebbe stata insopportabile e irricevibile”, ha dichiarato il segretario generale, Pino Turi.

“Bene – aggiunge Turi si è intrapresa la via degli investimenti e non del ridimensionamento. Si possono, ora recuperare le immissioni in ruolo di tutti i posti di quota 100 rimasti vacanti e non solo una parte, visto che vengono meno i tagli richiesti. Diamo atto all’amministrazione di avere finalmente imboccato la strada giusta. Ora è urgente aprire un confronto serio sui decreti per governare insieme le ricadute che la delicata situazione socio sanitaria potrà avere sul l’avvio del prossimo anno scolastico”.

“Ugualmente – mette in evidenza Turi – si dovrebbe pensare alla riconferma sulle stesse classi dei docenti che quest’anno sono stati il riferimento degli alunni e delle loro famiglie, proprio in vista della possibilità che si debba ancora ricorrere alla DaD. La continuità didattica va garantita, congelando per un anno il piano di ridimensionamento della rete scolastica con la conferma delle attuali consistenze organiche a livello regionale e, ove possibile, se non in presenza di significativi di scostamenti di alunni, a livello di istituzione scolastica”.