Non solo assunzioni. Servono posti

Da almeno tre settimane (https://www.tuttoscuola.com/16-mila-nuovi-posti-per-i-concorsi-della-secondaria-senza-aumento-del-numero-di-cattedre/ ) Tuttoscuola ha per prima rilevato che i 49 mila (diventati 65 mila) posti dei concorsi della secondaria (più quasi 13 mila per infanzia e primaria) sono assunzioni (opportune e gradite ai precari in quanto stabilizzano il loro contratto di lavoro trasformandolo in “tempo indeterminato”), ma non sono nuovi posti, nuove cattedre quanto mai necessarie per sdoppiare classi e affrontare al meglio le problematiche del distanziamento.

Il nostro Sergio Govi nel corso della trasmissione di “Radio Anch’io” su Radio 1 RAI di venerdì scorso l’ha chiaramente sottolineato, osservando che in Senato la conversione del decreto legge 22 sulla scuola non ha intercettato il problema; ha auspicato che il recente decreto legge 34 “Rilancio” in sede di conversione fornisca risposte adeguate in merito, anche perché poche ore prima lo stesso Comitato Tecnico Scientifico aveva già evidenziato per la scuola dell’infanzia la necessità di superare il problema della numerosità dei bambini in classe (sdoppiando cioè i gruppi con altri docenti). Nello stesso giorno il quotidiano La Repubblica prospettava per il prossimo anno il fabbisogno di 80 mila nuovi posti.

La richiesta è stata immediatamente rivolta dalla conduttrice al vice ministro Ascani, presente in trasmissione, che, dopo un distinguo tra organico di diritto e organico di fatto, ha precisato: “Nel decreto rilancio abbiamo stanziato un miliardo di euro per il prossimo anno scolastico per incrementare il cosiddetto organico di fatto per raggiungere quel numero di insegnanti necessario per l’avvio dell’anno scolastico”, nell’ambito delle misure necessarie a fronteggiare le emergenze derivanti dagli effetti della pandemia.

Quelle risorse insomma – secondo quanto dichiarato dall’on. Ascani – serviranno prima di tutto per potenziare gli organici del personale scolastico con l’istituzione temporanea (organico di fatto) di nuove cattedre. Praticamente la sua è stata una risposta che andava esattamente nel senso auspicato da Tuttoscuola.

Poche ore dopo, però, dal ministero dell’istruzione è arrivata la doccia fredda che sa di smentita per l’Ascani: nel corso dell’incontro con i sindacati non veniva accolta la richiesta sindacale di potenziare gli organici per l’anno prossimo (con conseguente annuncio di sciopero).

Come stanno dunque le cose? Quale dotazione organica è da attendersi per il prossimo anno? Inoltre la vicenda sembra confermare la secca e preoccupante rottura tra la ministra Azzolina e la viceministra Ascani.