Napolitano: tra i meriti di Craxi anche il nuovo Concordato

In occasione del decimo anniversario della scomparsa di Bettino Craxi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato alla vedova Anna una lunga lettera nella quale riepiloga il “complesso intreccio di luci e ombre” che ne caratterizzò l’attività politica.

Tra gli aspetti positivi dell’attività di Craxi Napolitano cita anche “l’intesa, condivisa da un arco assai ampio di forze politiche, sul nuovo Concordato: la cui importanza è stata pienamente confermata dalla successiva evoluzione dei rapporti tra Stato e Chiesa“.

Tra le principali conseguenze del nuovo Concordato ce ne fu una particolarmente importante per la scuola italiana:  il passaggio dell’insegnamento della religione cattolica (IRC) dalla condizione di materia obbligatoria a quella di materia facoltativa, nel rispetto delle convinzioni e delle decisioni delle famiglie, e degli stessi allievi nella scuola secondaria superiore (con controfirma dei genitori per i minorenni).

Un passo importante, mirato alla salvaguardia della laicità della scuola italiana, che non ignorava però che tra le radici storico-culturali del nostro Paese doveva annoverarsi anche la religione cattolica, come esperienza e come tradizione. Ma nel rispetto della libertà individuale di avvalersi o meno del suo insegnamento all’interno della scuola pubblica.