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C’è un luogo che da solo vale la visita a Torino, un museo che il mondo ci invidia. Il Museo Egizio di Torino, per ricchezza e completezza secondo solo a quelli del Cairo e forse al British, che sta conoscendo una seconda giovinezza grazie al nuovo allestimento, forte di 10 mila metri quadri su quattro piani e 3300 reperti esposti. Ci sono voluti oltre mille giorni di lavoro, ma il risultato è magnifico. E già a partire dal sito rinnovato si vede l’aria nuova che si respira in questo forziere di tesori pure antichissimi.

Verrebbe da dire che anche solo la pagina internet vale una visita. Anche perché sul sito c’è un fitto programma di eventi, di video, seminari, appuntamenti tematici, fra i quali resta solo l’imbarazzo della scelta. Che dire ad esempio del seminario dedicato alle essenze nell’antico Egitto, o alle differenze fra animali e dei?

Tutto questo senza dimenticare ovviamente le imponenti collezioni che da secoli attirano al Museo Egizio di Torino Studiosi da ogni dove: basti citare il decifratore dei geroglifici egizi, Jean-François Champollion, che giunse nella capitale sabauda nel 1824 e se ne andò scrivendo: «La strada per Menfi e Tebe passa da Torino». La politica del Museo inoltre è particolarmente orientata alle scuole, alle quali sono proposte condizioni particolarmente favorevoli per gli ingressi: per i gruppi scolastici da 6 a 14 anni con due insegnanti in accompagnamento di elementari e medie biglietto a 1 euro, per le superiori a 4. Insomma, un’occasione da non perdere per tuffarsi nella magia dell’antico Egitto