Mille nidi d’infanzia in tre anni

Ieri, nel corso della conferenza stampa del Governo per la presentazione del programma dei Mille giorni, il sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio, dopo aver premesso che “sugli asili e sulle scuole d’infanzia c’è una grande sensibilità del governo”, insieme al premier ha annunciato il varo del progetto “Mille asili in mille giorni”.

Renzi ha spiegato che nella situazione economica dell’Italia si registra una “profonda diversità tra il Nord e il Sud, che vede ancora di più divaricarsi la forbice”.

“La logica dei mille asili nido – ha aggiunto il premier – è un elemento molto importante, che caratterizzerà l’azione del governo”.

In Italia vi sono situazioni territoriali molto differenziate tra Nord e Sud; complessivamente fruisce di nidi d’infanzia o di servizi integrativi similari circa il 13% de bambini di età compresa tra 0 e tre anni.

In Europa, dove la situazione è complessivamente migliore di quella italiana, soprattutto nei Paesi del Nord, l’Unione ha fissato per il 2020 il traguardo del 33% di bambini accolti.

Un traguardo ancora lontano per molti comuni italiani, anche vi sono già alcune eccezioni, come quella del comune di Reggio Emilia che ha raggiunto il 42% dei bambini in età.

Vi sono già i primi commenti tra il prudente e lo scettico. Plaude invece alla notizia la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in commissione Cultura al Senato e presentatrice del disegno di legge di riforma “0-6 anni”).

Significa poter offrire a tutti i bambini e le bambine pari opportunità di apprendimento. È ormai dimostrato, infatti, che chi frequenta un asilo nido ha meno probabilità di finire nel fenomeno della dispersione scolastica e migliori risultati nei successivi gradi di scuola“. La senatrice ha aggiunto che i nidi d’infanzia sono” anche un grande volano di occupazione diretta ed indiretta femminile: non è un caso che nelle Regioni dove abbiamo già raggiunto l’obiettivo di copertura europea del 33% degli asili nido abbiamo tassi di occupazione femminile pienamente europei“.