A Milano riunione del Consiglio d’Europa su donne e sviluppo economico

A Milano, Palazzo Lombardia, sede della Regione, si tengono nei giorni 18 e 19 maggio le sedute della Commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d’Europa, presieduta dalla deputata italiana di Forza Italia Elena Centemero.

Nella prima giornata i lavori della Commissione si sono aperti con gli indirizzi di saluto del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, che ha inviato un videomessaggio, e del presidente della delegazione parlamentare italiana presso il Consiglio d’Europa Michele Nicoletti.

I lavori si sono poi incentrati sulla relazione presentata dalla presidente Centemero sul tema Women’s Empowerment in the Economy, che ha costituito anche l’oggetto del seminario svoltosi nella seduta pomeridiana nella Sala convegni Marco Biagi, articolato in due tavole rotonde sui temi della presenza femminile nella dirigenza delle grandi imprese e sull’imprenditorialità femminile.

Il seminario è stato introdotto da Centemero, che ha anche letto un argomentato messaggio inviato dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, che non ha potuto intervenire di persona, e da una breve comunicazione del vice presidente della Giunta Regionale Fabrizio Sala, che non ha mancato di sottolineare l’impegno posto dalla Regione Lombardia nel favorire l’occupazione femminile.  

Ho fortemente voluto che l’Italia, e in particolare Milano, ospitasse una seduta della Commissione che ho l’onore di presiedere”, ha detto Centemero. “Il tema del contributo delle donne allo sviluppo, anche economico, di ciascun Paese è centrale e prioritario e il nostro obiettivo è quello di offrire agli Stati membri del Consiglio d’Europa, Italia compresa, una serie di indicazioni e di buone pratiche da seguire al fine di poter raggiungere una vera gender equality, determinante sia per la democrazia sia per la crescita economica. Proprio Milano offre un esempio virtuoso del contributo delle donne nell’economia e nel mercato del lavoro: tra novembre 2015 e novembre 2016 sono state 160mila le assunzioni di donne a fronte di 41mila uomini, con la conseguente riduzione del gap occupazionale di genere”.

Sul dato ha influito il consistente numero di donne straniere che occupandosi di assistenza alle persone e alle famiglie hanno consentito a molte donne italiane di conciliare gli impegni di lavoro con quelli famigliari.

Nella seduta di venerdì 19 la Commissione affronta in seduta plenaria i temi dell’integrazione degli immigrati, dei diritti delle minoranze e del contrasto della violenza contro le donne.