Metà dei laureati disposta a lavorare all’estero, l’indagine di Almalaurea

Dopo la laurea, quasi la metà dei laureati è disposta a trasferirsi all’estero per trovare lavoro. È quanto emerge dal rapporto Almalaurea 2017 presentato oggi all’Università di Parma. La disponibilità a lavorare in un altro Stato europeo è dichiarata dal 49% dei laureati (era il 38% nel 2006); il 35% è addirittura pronto a trasferirsi in un altro continente.

Nonostante i luoghi comuni che dipingono i laureati poco propensi a spostarsi per lavoro, l’indagine – che per quanto riguarda la questione occupazionale ha toccato complessivamente 620 mila laureati – rileva una diffusa disponibilità ad effettuare trasferte anche frequenti (27%), ma anche a trasferire la propria residenza (52%). Solo il 3% non è disponibile a trasferte.

Il rapporto Almalaurea 2017 ha preso in esame 71 università italiane su 74 interpellate, per un totale di oltre 270 mila laureati nel 2016. In particolare, 156 mila laureati triennali (o di primo livello), 79 mila laureati nei percorsi magistrali biennali e 34 mila laureati a ciclo unico. Il tasso di compilazione del questionario di valutazione dell’esperienza di studio nel 2016 è superiore al 92% (nel 2015 era superiore all’88%).