Mense scolastiche di Pomezia, Flc e sinistre attaccano il sindaco del M5s

Le polemiche sulla vicenda dei menù differenziati nelle scuole primarie del Comune di Pomezia non sembra destinata ad esaurirsi, complice anche l’imminente scadenza elettorale. Questo il commento del segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo: “Lascia sbigottiti il commento della Ministra Giannini che in merito ai menù differenziati nelle scuole primarie di Pomezia, afferma che ‘è per autonomia scolastica e comunque non sembra una discriminazione per i bambini’“.

Vogliamo sottolineare che in questo caso l’autonomia scolastica non c’entra nulla e che la mensa scolastica non è un ristorante dove si sceglie à la carte, ma, al contrario, rappresenta – osserva il sindacalista – un importante momento educativo. Se la Ministra dell’Istruzione non ha chiaro tutto ciò, c’è davvero di che preoccuparsi. Riteniamo indegna l’iniziativa dell’amministrazione comunale di Pomezia, che in una fase difficoltà economica delle famiglie, decide addirittura di sancire le differenze e soprattutto decide di scaricarle sui bambini. Tutto questo rappresenta, a nostro parere, una chiara e netta discriminazione“.

La chiamata in causa del ministro Giannini genera una nuova presa di posizione dell’inquilino di viale Trastevere, che in parte corregge la precedente che avevamo riportato ieri: “Il caso mensa a Pomezia è una grave iniquità perché le scuole non devono avere la prima classe e la classe turistica. Si è parlato di razzismo e discriminazione, ma poiché le parole hanno un peso, e ai bambini si devono dare insegnamenti anche a partire dalle parole, vorrei sottolineare che il razzismo è un’altra cosa”.

Anche a livello politico, le varie voci della sinistra stigmatizzano la decisione del sindaco pentastellato del Comune di Pomezia. Così la senatrice democratica Francesca Puglisi, capogruppo in commissione Istruzione: “Il pasto è un momento di socialità ed educativo importante” per i bambini e le bambine. “Noi del Pd facciamo che chi ha di più paga di più, e chi ha meno mangia uguale ma paga meno“. Mentre il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, commenta: “Quello che il sindaco grillino sta facendo a Pomezia è una vergogna, perché l’idea che si torni alle mense differenziate tra chi ha più soldi e chi ne ha di meno è da cinquant’anni che l’avevamo superata“.