Mensa a scuola, nota del Miur: ok al pranzo da casa, ma con dovute precauzioni

Alla fine il ministero dell’Istruzione ha ceduto: chi vuole potrà portarsi il pranzo da casa a scuola. A patto che si rispettino le indicazioni date: fare in modo di evitare che non ci siano scambi di cibo e che questo non venga in alcun modo contaminato. Come? Adottando le stesse precauzioni che si adottano nei confronti di chi consuma pasti speciali e lavorando in collaborazione con le Asl. Lo riporta l’ultima nota del Miur inviata a tutti gli Uffici Scolastici Regionali e segnalata dal quotidiano La Stampa di Torino.

Una vittoria di tanti genitori, ma soprattutto del comitato Caro Mensa che si è sempre battuto per il diritto alla “schiscetta” su cui si è espressa mesi fa la Corte d’Appello di Torino stabilendo il diritto per le famiglie di avvalersi o meno della mensa scolastico e, in quest’ultimo caso, come sostituire il pasto. Fino ad oggi – riporta La Stampa – il Miur ha mantenuto il suo no (tanto che ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione) a questa ipotesi, mentre alcuni USR, come quello del Piemonte, avevano iniziato a cercare una linea di comportamento comune. Ora anche Roma prende posizione con una nota del dipartimento per il sistema educativo: il pranzo da casa deve essere garantito

Insomma, in attesa che anche il giudice di terzo grado si pronunci, resta il diritto del pranzo da casa. E il Miur si adegua, non solo con la nota che lo conferma, ma anche affermando che tutti gli alunni debbano mangiare negli stessi locali. Inoltre nella nota si legge anche che, in attesa della pronuncia della Cassazione, “è stato avviato un confronto con i soggetti coinvolti, al fine di individuare possibili linee di condotta uniformi su tutto il territorio nazionale“.