Maturità 2019: promossa o bocciata?

Maturità 2019/1

Cominciano ad affluire i primi risultati della maturità 2019, che non sembrano molto diversi, almeno dal punto di vista dell’esito finale, da quelli degli anni scorsi: candidati quasi tutti promossi con voti un po’ meno alti – un dato comunque da confermare – a causa, forse, della maggiore incidenza del credito scolastico (40 punti sul totale di 100), salvo che nei licei classici: tra i risultati finora resi noti spiccano i dieci 100/100, di cui sei con lode, assegnati ai candidati del liceo classico di Modica.

Quando si disporrà di un quadro più ampio degli esiti sarà interessante verificare se e quanto le novità introdotte quest’anno (la semplificazione della prova di italiano, la seconda prova su due discipline, le griglie nazionali per la valutazione degli scritti) abbiano modificato le tendenze emerse negli ultimi anni, se non decenni: la quasi completa scomparsa delle bocciature, un certo maggiore rigore nella conduzione degli esami nelle scuole del Nord, e una certa maggiore generosità nell’assegnazione del voto finale da parte delle commissioni costituite nel Sud.

Quanto all’altra novità – l’inizio della prova orale con lo ‘spunto’ scelto a caso dallo studente tra i tre preparati dalla commissione, al posto della rassicurante ‘tesina’ – i timori si sono rivelati infondati perché quasi sempre si è trattato di argomenti ben conosciuti dagli studenti, e forse il loro limite è stato costituito dal carattere assai spesso disciplinare e non interdisciplinare degli ‘spunti’, soprattutto negli istituti tecnici e professionali. Molti studenti hanno giudicato il colloquio “più facile del previsto”.

Non è dunque immotivato il bilancio positivo che il ministro Bussetti ha fatto a caldo sul nuovo esame: intervenendo a 24Mattino su Radio 24, ospite di Maria Latella e Oscar Giannino, Bussetti ha detto di essere “soddisfatto perché tutto il sistema scuola ha avuto un risultato gradito, rispetto alle
premesse e ai dubbi che c’erano su alcune novità
”, e che “i ragazzi hanno veramente colto il senso di questa maturità nei loro confronti, cioè l’attenzione alla meritocrazia”.

In attesa di disporre di un quadro più completo e analitico dei risultati qualche ulteriore riflessione va comunque fatta guardando al futuro di questo esame.