Mattarella, la donna è al centro di ogni cosa

Senza le donne, l’Italia sarebbe più povera e più ingiusta. Siete il volto prevalente della solidarietà. Il volto della coesione sociale. A voi, una società non bene organizzata affida il compito, delicato e fondamentale, di provvedere in maniera prevalente all’educazione dei figli e alla cura degli anziani e dei portatori di invalidità. Lo fate silenziosamente, a volte faticosamente“. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando al Quirinale la Giornata internazionale della Donna. “Su di voi -ha detto ancora il Capo dello Stato- grava il peso maggiore della crisi economica“.

Tema scelto per le celebrazioni di quest’anno “Donne per la Terra”, per sottolineare il legame tra genere femminile, natura e Terra. “Le donne -ha rimarcato Mattarella- sono più capaci di produrre senza distruggere, sanno costruire e innovare, tutelando e salvaguardando“. Un ruolo insostituibile, in un’epoca nella quale la “Terra è minacciata da comportamenti che infliggono ferite, lacerazioni, mutilazioni, prodotte anzitutto da speculazione e avidità“. A questo proposito il Capo dello Stato ha ricordato che “non si può continuare a gestire la questione ambientale con l’esclusiva ottica dell’emergenza“. Perciò, “senza entrare nel merito, vorrei qui dare atto al Parlamento di aver compiuto un importante passo in avanti nella definizione del reato di disastro ambientale: un crimine grave finora sanzionato con pene inadeguate“.

Mattarella ha quindi ricordato l’impegno di alcune donne protagoniste nell’impegno per la tutela dell’ambiente: Rachel Carson, che “riuscì a far mettere al bando il ddt“; Laura Conti, “medico, partigiana e deputata, che si distinse particolarmente nel denunciare le responsabilità politiche e imprenditoriali dopo il disastro di Seveso“; Wangari Maathai, premio Nobel per la pace; Rigoberta Menchù, “paladina dei diritti dei campesinos guatemaltechi“; l’indiana Vandana Shiva “ispiratrice del movimento democratico globale“. Il Presidente della Repubblica ha poi sottolineato che “sempre le donne sono protagoniste della rete ‘WeCan’, che riunisce scienziate, donne leader dei movimenti ambientalisti, artiste, ma anche insegnanti, contadine, operaie di tutto il pianeta“.

Alla presenza dei ministri dell’Istruzione, Stefania Giannini, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, Mattarella ha poi consegnato le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana a Anna Ducato (Cavaliere), Nadia Pinardi e Claudia Sorlini (entrambe Commendatore). “Risanare, rispettare, rigenerare” i criteri che le hanno mosse, ha sottolineato il Presidente della Repubblica. E’ stata poi premiata con una targa l’inizaitiva ‘Libera scuola di cucina’ realizzata all’interno del carcere di San Vittore. Prima della cerimonia, poi, il Capo dello Stato ha premiato le scuole vincitrici del concorso “Terra è donna“.

Il Presidente della Repubblica ha poi chiuso il suo intervento citando un detto dei nativi americani Ojibwej: “La donna è la radice sulla quale le nazioni sono costruite. Essa è il cuore della sua nazione. Se il suo cuore è debole, il popolo sarà debole. Se il suo cuore è forte e la sua mente limpida, allora la nazione sarà forte e determinata. La donna è il centro di ogni cosa“.