Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Matematica: risultati migliori dai tuoi studenti? Ecco come con il progetto ‘Tutto a scuola’

Matematica: acquisire conoscenze complesse e conseguire valutazioni molto alte nei test d’ingresso proseguendo serenamente il percorso di studi. Quale insegnante non vorrebbe tutto questo per i propri studenti? Certo arrivare a risultati simili non è certo un lavoro semplice, ma esiste un progetto che lavora proprio in questo senso. Si chiama “Tutto a scuola” e Patricia Tozzi, esperta, ne parlerà proprio lunedì 9 ottobre, alle 17.00, nella diretta gratuita di Tuttoscuola dal titolo “La didattica laboratoriale: un percorso completo che mette al centro l’apprendimento degli alunni e il loro successo formativo”. 

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Il progetto “Tutto a Scuola” nasce nell’anno scolastico 2003/2004 e prevede una didattica “rovesciata” che mette al centro l’alunno e il suo apprendimento. Le attività vengono svolte tutte a scuola, senza compiti aggiuntivi oltre l’orario scolastico: si lavora in gruppo, l’apprendimento è fortemente cooperativo e condiviso e i gli interventi dell’insegnante si intrecciano fortemente con l’operatività degli allievi.

L’azione educativa si sposta dall’insegnamento all’apprendimento, cioè al processo del “far apprendere facendo”.

‘Tutto a scuola’ può essere applicato soprattutto nell’ambito dell’insegnamento della matematica. In questo caso, dopo l’inevitabile spiegazione, gli alunni lavorano in gruppi eterogenei, anche fuori dall’aula (se uno di loro si assenta, ha un quarto d’ora di recupero della attività svolta nelle lezioni precedenti da parte di un compagno) e questo favorisce il peer-tutoring perché i più portati fanno da guida a quelli con intelligenze di tipo diverso ed i risultati sono sempre estremamente positivi.

Si tratta di un progetto molto diverso dalle ormai famose flipped classroom e da tutti quei metodi che prevedono che sia il docente a preparare e mettere online il materiale e che gli alunni debbano studiare a casa. Nel progetto “Tutto a scuola” l’insegnante non prepara materiali, fa invece un piccolo brainstorming, fornisce brevi spiegazioni, costruisce con i ragazzi la mappa concettuale, organizza l’uso di strumenti e documenti e li guida nella ricerca che dovranno fare.

L’ambiente in cui si opera può essere semplicemente l’aula se l’attività non richiede particolari attrezzature, ma può essere anche un qualsiasi laboratorio attrezzato (aula Lim, laboratorio multimediale, scientifico, biblioteca ecc.). Laboratorio che diventa così una modalità di lavoro, dentro o fuori da un’aula, che prevede l’uso di Lim, computer, cartelloni colorati da riempire, libri della biblioteca e altro.

L’approccio al web è fortemente controllato, programmato, guidato e procede per gruppi che accedono un quarto d’ora ciascuno  secondo regole precise.

Le attività sono fortemente personalizzate, ma anche condivise nel gruppo, consentendo a ciascun allievo di acquisire un metodo di lavoro personale e di utilizzare le sue attitudini e la sua intelligenza.

La motivazione, la curiosità, il metodo della ricerca, l’uso di uno stile cognitivo piuttosto che un altro permettono agli alunni di costruire un percorso individuale originale, fortemente creativo e personale con conseguente ricaduta straordinaria sul l’apprendimento di ciascuno.

Il  lavoro svolto viene salvato su chiavette usb che rimangono sempre a scuola. Tutti i prodotti, risultato di un anno di apprendimento, sui quali sono state condotte verifiche orali e scritte, alla fine dell’anno vengono illustrati ai genitori che possono fare domande, sentire e vedere per la prima volta i loro figli parlare di un dato argomento. I genitori, che non hanno mai visto studiare a casa i propri figli, rimangono strabiliati dalle loro capacità di comunicare, argomentare, confrontare e rielaborare e soprattutto dalla loro creatività, sintetizzata in power point straordinari o in progetti di ricerca sul territorio elaborati con la statistica e spiegati in quel contesto.

I lavori svolti a scuola nell’ambito di questo progetto possono diventare:

– libri di testo con i contenuti essenziali relativi al programma di quell’anno;
– testi divulgativi e creativi, divertenti e originali, sulla storia della matematica e delle scienze;
– percorsi statistici di ricerca sul territorio. 

Questo tipo di attività laboratoriali sono pensate anche per motivare gli alunni con particolari difficoltà.

Ogni giorno la lezione comincia con l’esposizione degli obiettivi che si intendono raggiungere e alla fine si dedicano 5 minuti a questi per capire se sono stati raggiunti. Il venerdì si riepilogano obiettivi e contenuti trattati durante la settimana, sottolineando su appositi fogli di sintesi che vengono consegnati a genitori e ad alunni all’inizio dell’anno, i nuclei fondanti della matematica e delle scienze, che sono gli argomenti fondamentali e che, soprattutto in matematica ricorrono continuamente.

L’apprendimento è un percorso a due sensi: tanto imparano gli alunni e altrettanto impara l’insegnante continuamente da loro.

 

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