Tuttoscuola: Non solo statale

Lombardia, 1000 euro per ogni apprendista

Aprea: "l'alleanza tra impresa e scuola è un bene". La conoscenza di fabbisogni di competenze richiesti dal mondo del lavoro è fondamentale nella costruzione dei percorsi formativi e nello sviluppo di coerenti attività di orientamento

A tre anni dal riordino dell’istruzione tecnica Confindustria Lombardia ha presentato a Milano il Rapporto 2012 sulla domanda di competenze professionali più richieste dalle imprese ai diplomati tecnici, concentrando l’analisi sugli indirizzi: Meccanica, Elettronica, Informatica, Chimica e Amministrazione.

L’indagine ha evidenziato che – accanto a caratteristiche più ‘tradizionali’ come il rispetto delle regole, la precisione e la capacità di adattamento – assumono rilevanza anche nuove competenze trasversali. Tra queste, ad esempio, usare la documentazione di cui si dispone, consentire una tracciabilità dei processi di lavorazione, anticipare e segnalare i problemi interni all’organizzazione, intervenendo secondo le proprie responsabilità.

Hanno illustrato e commentato il Rapporto Alberto Barcella, presidente Confindustria Lombardia, Valentina Aprea, assessore regionale all’Istruzione, Formazione, Cultura con delega all’Occupazione e Politiche del lavoro, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Francesco De Sanctis.

Secondo la Aprea “l’alleanza tra impresa e scuola è un bene. Regione Lombardia, con il sistema della Dote, ha stanziato nel 2012 fino a 1.000 euro per apprendista, destinando 15 milioni di euro per la formazione di 74.000 giovani: noi crediamo nella scuola professionale e investiamo risorse, convinti come siamo che il capitale umano sia la vera leva strategica della competitività”.

Le nostre scuole – ha sottolineato il direttore De Santis – hanno colto l’opportunità offerta dalla riforma, per mettere a sistema l’innovazione nel modo di intendere, sviluppare e organizzare la didattica. Sempre più numerosi sono gli istituti che attuano l’alternanza scuola/lavoro, didattica laboratoriale e progettazione per competenze”.

Ma cosa si aspettano le imprese dalla scuola? Lo ha spiegato il presidente di Confindustria Lombardia Barcella: “La scuola deve essere in grado di offrire agli studenti un solido metodo di osservazione e di analisi e una preparazione che vada oltre la conoscenza nozionistica delle discipline, rafforzando l’approccio della didattica per competenze”.

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