Lo Snals chiede gradualità e risorse per l’innovazione

Lo Snals esprime condivisione dei documenti della commissione per le nuove Indicazioni, ma mette subito in chiaro che il processo di innovazione non può comportare “rivoluzioni” continue e “che occorre, pertanto, una grande attenzione alla fase di transizione per evitare che le scuole si trovino nella necessità di confrontarsi continuamente con nuove riforme.”

Nel documento che ha accompagnato l’audizione del sindacato presso il ministero nei giorni scorsi, lo Snals chiede che il prossimo anno scolastico, per quanto riguarda la bozza delle nuove Indicazioni, “sia anno di studio e confronto per arrivare all’applicazione delle stesse solo dal 2008/09.” “Assoluta contrarietà, quindi, ad una fase sperimentale di applicazione delle nuove indicazioni già dal prossimo primo settembre, che sarebbe prematura e non potrebbe avere, fra l’altro, i crismi di legittimità previsti (parere del CNPI, dibattito nelle scuole, delibera – indispensabile – del Collegio Docenti).”

Un altolà, dunque, più sul metodo che sul merito, accompagnato dalla richiesta urgente di “integrare la Commissione con docenti di tutti i gradi di scuola interessati per poter avere disponibili, al momento della stesura più specifica delle Indicazioni, la voce diretta della scuola militante.”

Il sindacato autonomo indica al ministro le condizioni di fattibilità di questo processo innovativo per il quale, a suo parere, è indispensabile, tra l’altro:

• offrire alle scuole risorse umane ed economiche stabili;

• ridurre il numero degli alunni per classe e per sezione;

• prevedere organici per gli insegnamenti curriculari obbligatori ed gli arricchimenti del curricolo;

Lo Snals chiede di potenziare nella scuola media l’orario di lingua italiana e della tecnologia.