Il liceo classico fa le ore piccole: una ‘Notte’ per sostenerlo

Quattrocento le scuole che hanno aderito, maratone di lettura, spettacoli, musica, danza, teatro, fotografia e chi più ne ha, più ne metta. Stanotte i licei classici italiani faranno le ore piccole. Dalle 18 del 13 gennaio e fino alle 24 si svolgerà infatti la terza edizione de “La notte nazionale del liceo classico“. A promuoverla anche la canzone scritta apposta da un ragazzo, Francesco Rainero, 21 anni ed ex studente del liceo classico Galileo di Firenze.

Ascolta e guarda il video della canzone dedicata alla Notte nazionale del liceo classico

Nato da un’idea di Rocco Schembra, docente di Latino e Greco al liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT), l’evento vedrà quest’anno migliaia tra dirigenti, docenti, alunni coinvolti nelle attività che vedono anche la sinergia di enti e istituzioni del territorio. L’iniziativa è promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito delle azioni organizzate dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione a sostegno degli studi classici e umanistici. 

Proprio a sostegno del liceo classico si era mosso anche Tuttoscuola proprio qualche settimana fa, quando siamo usciti con uno speciale sul sito tutto dedicato a questo tipo di indirizzo. È tempo di orientamento e di iscrizioni online, ed è bene che i ragazzi e le loro famiglie conoscano tutti i motivi per i quali varrebbe la pena scegliere gli studi classici. Purtroppo, che il classico sia sempre meno scelto dai ragazzi sono i numeri a dirlo: su 604.611 studenti iscritti l’anno scorso al primo anno delle superiori, 58.186 sono quelli dei licei classici, nemmeno il 10%. Eppure, stando ai dati del Ministero dell’Istruzione, la maturità 2015, per la maggioranza dei liceali classici non è stata un problema, anzi: proprio i diplomati del liceo classico sono quelli che hanno ottenuto risultati migliori rispetto alla maggior parte dei loro coetanei. E secondo AlmaLaurea, chi ha svolto gli studi classici ottiene voti più alti degli altri anche alla laurea. Lo abbiamo raccontato nel dettaglio nell’articolo “Liceo classico: studenti brillanti, tante opportunità, ma sempre in meno lo scelgono“.

Abbiamo anche visto dov’è con esattezza che il liceo classico rischia di diventare una specie a rischio di estinzione. Parliamo per esempio dell’Emilia Romagna, preceduta, se pur di poco, da Veneto e Lombardia.  Senza contare che, se va meglio al Centro – Sud, dove gli iscritti 2015/16 al primo anno del classico sono stati un po’ di più, al Nord soltanto la Liguria con il 5,90% di iscritti si colloca sopra la media nazionale del 5,16%. Nell’articolo “Liceo classico, la mappa dell’emorragia: ecco dove sta scomparendo” una piccola infografica rende bene l’idea della portata del problema.

Eppure sono tanti i personaggi che testimoniano il successo che gli studi classici possono aiutare a ottenere. Tanti sono persino volti noti, del mondo della politica, letteratura, ma anche dello spettacolo, da Piero Angela a Selvaggia Lucarelli. Li abbiamo illustrati una fotogallery nell’articolo “I vip che hanno frequentato il liceo classico“.

Ma allora perché gli iscritti al liceo classico continuano a scendere? E – meglio – perché dovremmo salvare questo tipo di studi? Semplice, perché altrimenti ci faremmo solo del male. Nel nostro articolo “Salvate il liceo classico” abbiamo spiegato i motivi per sceglierlo e illustrato anche le soluzioni per il suo rilancio.