Lezioni private in nero. È business?

Ritorna in modo polemico la questione delle lezioni private pagate in nero. Il Corriere della sera nell’edizione di sabato scorso ha dedicato alla questione un ampio servizio sulla base di una ricerca sull’evasione fiscale condotta dall’istituto Eures.

L’istituto di ricerca, mesi fa, ha scodellato una serie di dati sulle categorie che più di altre evadono il fisco e ha (ri)scoperto che i professori sarebbero evasori eccellenti, perché tra loro solo il 10% rilascerebbe regolare ricevuta, mentre gli altri, il 90%, cioè nove su dieci, lavorerebbero in nero.

Abbiamo usato il condizionale per due ragioni: si tratta di una indagine campionaria, ancorché condotta secondo criteri statistici rigorosi; il campione di cittadini intervistati da Eures, anche se distribuito in modo equilibrato per genere, età e territorio, è stato di 1.225 persone.

Il Corriere ha completato il servizio precisando opportunamente che si tratta “senza dubbio di un dato non scientifico, perché tutto ciò che è sommerso sfugge per forza di cose ad ogni misurazione.”

E ha aggiunto che sono altrettanto “non scientifici” gli 850 milioni di euro che l’industria delle ripetizioni produrrebbe ogni anno secondo l’associazione dei consumatori Codacons. C’è da pensare che se le retribuzioni dei docenti fossero più adeguate, anche il fenomeno delle ripetizioni in nero sarebbe più contenuto.

Alcuni anni fa si stimava che le ripetizioni producessero oltre un miliardo di incassi in nero. Un’esagerazione? Forse – osserva il Corriere – ma il problema esiste e nessuno l’ha risolto.

Per tentare di risolvere il problema nella massima trasparenza erano state proposte alcune soluzioni, tra cui, finora completamente ignorate, il voucher (buoni lavori prepagati) e l’intra moenia (ripetizioni a scuola) proposta dallo Snals.

Restano i corsi di recupero, pagati 50 euro lordi all’ora con i fondi d’istituto e svolti in modo facoltativo dai professori dello stesso istituto. Meglio di niente, ma sembra che i prof siano piuttosto restii ad usarlo. Soluzioni alternative?