L’autogol di Donnarumma

Per molti giorni il giovane portiere del Milan e della nazionale under 21 di calcio, Gianluigi Donnarumma, è stato oggetto di critiche per il rinnovo contrattuale con la società rossonera; rinnovo negato, rinviato, rivisto e (finalmente per i tifosi) confermato.

Per il giovanissimo portiere ha sempre parlato (e deciso) il suo procuratore che indubbiamente non lo ha aiutato ad assumere una linea chiara e trasparente, contrassegnata, invece, da ripensamenti, rifiuti, aperture, tanto che qualcuno ha etichettato il giovane come Pinocchio verso il Paese dei balocchi e il suo mentore come Lucignolo, cattivo consigliere.

C’è stato, però, un fatto non sportivo che ha riguardato la vita privata del giovane portiere. Donnarumma, si era presentato come privatista in un istituto paritario ed era arrivato alla vigilia del colloquio finale favorito, in via del tutto eccezionale, con un adattamento del calendario delle prove costruito appositamente per lui, in considerazione dei suoi numerosi impegni sportivi.

Ma, all’ultimo momento, ha rinunciato alla maturità e ha preferito volare alle vacanze dorate di Ibiza con in tasca un contratto milionario.

Irritazione comprensibile della Commissione d’esame che ha avuto parole di fuoco verso di lui. Per il giovane si era scomodata anche la ministra Fedeli che lo aveva invitato a non mollare e a non gettare alle ortiche il diploma di ragioniere.

Un bell’esempio per migliaia di ragazzi che vedono nel giovane portiere un idolo, un esempio da seguire. Proprio per questo, per le ricadute che il suo comportamento può avere su tanti giovanissimi, tifosi e non, quel calcio alla maturità è stato un autogol per molti.

Perché sacrificarsi per lo studio? Perché sudare sui libri, quando calciando o parando un pallone si può ottenere tantissimo di più?