Laura Boldrini: ‘Scuola come luogo in cui superare le diseguaglianze’

La scuola, il sistema dell’istruzione in generale “deve essere inteso come un luogo dove le disuguaglianze vengono superate“. Una sorta di “ascensore sociale che funziona quando ci sono una cultura, una università, una scuola capaci di metterlo in atto“. Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo a Montecitorio a “Alfabeto civile: i pensieri e le parole”, convegno in ricordo di Tullio De Mauro, scomparso tre mesi fa.

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Scuola come ascensore sociale

A scuola, ha spiegato Boldrini, “dovremmo essere tutti nelle stesse condizioni, a prescindere dalle famiglie di provenienza, e avendo davanti a noi percorsi fattibili“. La democrazia, “quando questo accade – ha rilevato – ha un significato e l’ascensore sociale nelle scuole dà una concretezza al senso di democrazia“.

Italia: ultima in classifica per investimenti in scuola e università

Il sistema dell’istruzione presenta in questo momento luci e ombre, ha detto Boldrini. “Il dato positivo – ha spiegato – è la quota di giovani che abbandonano precocemente gli studi, scesa nel Paese al 14,7%. Ci sono però dati negativi che non rassicurano affatto. Sono preoccupanti le indicazioni Istat aggiornate al 2015 e che indicano che la quota di venticinque-sessantaquattrenni con almeno un diploma superiore è pari al 59,9% mentre la media Ue è del 76,5%. Un dato ancora più preoccupante – ha continuato Boldrini – è che il titolo universitario tra i 30 i 34 anni è del 25,3%, sotto 13 punti la media europea. Siamo ultimi in classifica come lo siamo per le risorse investite nella scuola e nell’università“.

L’introduzione del benessere ecosostenibile

Di fronte a questo quadro, ha detto ancora la Presidente, “ci auguriamo che vada in porto una importante iniziativa legislativa, che possa avere esito positivo: l’introduzione del benessere ecosostenibile (Bes). Il benessere delle persone è un’altra cosa rispetto al rapporto defici/pil. Il Bes – ha proseguito Boldrini – prenderà in considerazione sicuramente l’istruzione. Questo ci fa pensare che la scuola e l’istruzione avranno più peso se vogliamo dare priorità alle politiche per il benessere delle persone“.