La scuola paritaria cattolica tra presente e futuro

Quale curricolo, per quale alunno, per quale società’. Se ne è discusso il 28 e 29 Novembre a Roma nel convegno promosso dalla FIDAE, in occasione della 66° Assemblea Nazionale.  L’evento – dichiara a Tuttoscuola Don Francesco Macrì, Presidente della FIDAE – “ha rappresentato un fuoco d’attenzione sul bene istruzione che coinvolge tutte le dimensioni e tutti gli ambiti in cui si svolge”. Oggetto in particolare di analisi e confronto, alla presenza di un pubblico folto ed interessato, le nuove indicazioni nazionali e il sistema di valutazione, tematiche di grande attualità e rilevanza.

Molta attenzione è stata riservata ai docenti, per i quali gli interventi dei vari esperti intervenuti sono stati occasione di crescita professionale e di consolidamento di un forte sentimento di appartenenza alla comunità scolastica cattolica. Significativi gli interventi del prof Piero Cattaneo e del prof Italo Fiorin, che hanno illustrato la risorsa inesauribile che i diversi profili delle nuove indicazioni rappresentano per la comunità scolastica, sollecitando l’attenzione dei professionisti del settore sulla necessità di porre le indicazioni come base imprescindibile di qualunque progetto didattico che voglia incrementare lo sviluppo della qualità del servizio d’istruzione.

Don Francesco Macrì ha centrato l’intervento “sulle difficoltà della scuola cattolica e delle prospettive future. Nessuna strada fino ad oggi ha permesso di raggiungere risultati significativi. Va verificato se rispetto al “quanto” e al “come” e al “perché”, non ci siano altre modalità ed opzioni operative ed organizzative più rispondenti alle nuove esigenze del territorio e del nostro tempo”. A margine dei lavori del convegno ha sottolineato con orgoglio che “se pesante è l’incomprensione degli apparati (della politica, della burocrazia, del sindacato, dei giornali) nei confronti della scuola cattolica, grande apprezzamento, viceversa, gode tra la popolazione, anche quella apparentemente lontana ed indifferente”.