La libertà dei docenti nel libro di Antonio Augenti

Era strapiena, anche dei suoi studenti, la pur vasta aula della biblioteca dell’università “San Pio V” di Roma per la presentazione dell’ultimo libro di Antonio Augenti, già direttore generale del Ministero della Pubblica istruzione, collaboratore storico e membro del comitato scientifico di Tuttoscuola.

Per parlare del volume, Libertà e professionalità dei docenti (www.edizionistudium.it) sono intervenuti Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura della Camera, Paolo De Nardis, ordinario di Sociologia alla Sapienza di Roma, Paolo Mazzoli, presidente dell’ASAL (Associazione delle Scuole Autonome del Lazio) e Maria Rita Parsi, nota psicoterapeuta e scrittrice. Il coordinamento della tavola rotonda è stato svolto da Carla Ida Salviati, direttore delle riviste “La vita scolastica” e “Scuola dell’infanzia”.

Gli interventi dei relatori, e anche quelli di alcuni dei presenti in sala, hanno bene evidenziato il complesso e sempre lucido approccio realistico con il quale l’Autore ha affrontato nel libro (il cui sottotitolo è Il diritto alla conoscenza) il tema dell’identità e del ruolo del docente nella società contemporanea, in un contesto di crescente marginalizzazione del suo prestigio sociale e di altrettanto crescente obsolescenza della sua professionalità. Problemi che si pongono a livello internazionale, ma che in Italia sono aggravati dai tanti ostacoli che impediscono le profonde innovazioni che sarebbero necessarie.

Dopo aver esaminato da diversi angoli visuali le ragioni della crisi della scuola e dei suoi docenti Augenti non chiude tuttavia la porta alla speranza del rinnovamento. Ma, come ha spiegato anche nel suo intervento a conclusione della tavola rotonda, occorrerebbe che la società intera rilegittimasse il ruolo della scuola, scommettesse sul suo cambiamento e investisse sulla formazione iniziale e continua degli insegnanti. Utopia? Certo, risponde Augenti, ma l’alternativa all’utopia è la scomparsa della scuola per manifesta incapacità di adeguarsi al mondo che cambia.