Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La costruzione dell’identità nel bambino

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’email di Maurizio Parodi sullo sviluppo dell’identità nel fanciullo.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sul tema, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Identità e uniformità

Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.” Indicazioni nazionali

Sappiamo quanto sia importante per lo sviluppo della fiducia, della sicurezza e dell’autonomia che l’attività educativa muova dal riconoscimento delle conoscenze e delle competenze degli studenti, creando le condizioni perché ne acquisiscano una consapevolezza riflessa. È il modo migliore per favorirne la crescita, perché possa naturalmente svilupparsi il gusto dell’esplorazione, perché le curiosità si traducano in ricerca e le aspirazioni divengano progetti di vita.

La costruzione dell’identità implica il riconoscimento dei propri attuali connotati, e non può essere coartata dalla presunzione di artificiose uniformità, così come avviene quando l’offerta formativa sia indistinta e le relazioni asettiche: uno stato di perenne dipendenza e di (fittizia) omogeneizzazione delle esperienze ben difficilmente può consentire al bambino di esprimere le proprie potenzialità e diventare protagonista del proprio percorso esistenziale (lo consegnano, semmai, alla mediocrità e al conformismo).

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