La carriera è di destra o di sinistra? Un seminario per (tentare di) rispondere

Venerdì 28 novembre l’ADi (Associazione Docenti italiani) promuove a Bologna (auditorium Enzo Biagi – sala Borsa) un seminario nazionale sul tema ‘Insegnanti: stessa musica o si cambia? Stato giuridico, Standard professionali, Orario, Retribuzioni’.

Del ricco programma di lavoro, che comprende le relazioni di Carlo Marzuoli sullo stato giuridico (discussant Luisa Ribolzi), Rosario Drago su retribuzioni e orario di servizio (discussant Antonino Petrolino), Francesco Stucchi su standard professionali e valutazione degli insegnanti, Alessandra Cenerini sulle migliori esperienze straniere, fa parte anche un confronto tra Simona Malpezzi, deputato Pd membro della VII Commissione della Camera, e Elena Centemero, responsabile nazionale scuola e università di Forza Italia, moderato da Orazio Niceforo, redattore di Tuttoscuola, sul tema “Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra… La carriera è di destra o di sinistra?”.

Per rispondere al quesito occorrerà entrare nel merito di alcuni storici dilemmi sui quali in passato c’è stata una dialettica destra-sinistra, e discutere se e quanto essi siano ancora attuali: carriera definita per legge o per contratto;  carriera legata all’anzianità o al merito; ruolo unico o figure professionali distinte, con retribuzioni diversificate; formazione in servizio obbligatoria e valutata versus autoformazione; le scuole scelgono gli insegnanti versus gli insegnanti scelgono le scuole; valutazione formativa/inclusiva versus sommativa/selettiva.

Da questo punto di vista il documento ‘La Buona Scuola’ va considerato di destra o di sinistra, oppure si colloca oltre questo dilemma? Esiste un terreno di ricerca e di dialogo tra le principali forze politiche su come rilanciare la figura professionale e il ruolo sociale dell’insegnante?

Dal seminario di Bologna si attendono se non risposte, almeno elementi utili per una riflessione costruttiva.