La Buona Scuola, le Regioni apprezzano, ma chiedono condivisione

Apprezzamento per i 12 punti sulla “buona scuola” ma anche un invito a non dimenticare l’esistenza delle Regioni e a prestare attenzione su un modello di governance, nei rapporti Stato/Regioni, realmente condiviso. Lo afferma la Commissione IX della Conferenza delle Regioni e Province autonome, presieduta dall’assessore toscano all’Istruzione Emmanuele Bobbio, a proposito del rapporto sulla scuola del governo Renzi.

Tutti gli assessori regionali all’Istruzione hanno condiviso un loro documento partendo dal presupposto di ritenere “il confronto l’elemento fondamentale per promuovere il miglioramento continuo del sistema“. Sergio Chiamparino, presidente della conferenza delle Regioni, ha inviato il documento al premier Matteo Renzi e al ministro Stefania Giannini. “Presto – sottolinea Emmanuele Bobbio – sarà organizzata una iniziativa pubblica per presentare il documento: anche in vista della riforma costituzionale e anche se non si parte certo da zero, fra Stato e Regioni serve un buon dialogo, occorrono regole di raccordo, è necessario un migliore coordinamento“.

Le 17 pagine sono aperte da doppio un invito al governo: in primo luogo “realizzare un modello di governance condiviso quale presupposto imprescindibile per rendere efficiente ed efficace l’azione di governo e coordinare al meglio gli interventi“. In secondo luogo puntare su un sistema di Lep (Livelli Essenziali di Prestazioni) in modo analogo a quanto fatto per la sanità, in modo da “poter definire con criteri oggettivi il fabbisogno formativo sulla base di uno standard condiviso e realizzare un sistema efficiente, razionale e sostenibile di riparto delle risorse nazionali e un efficace sistema di controllo e valutazione dei dati“.