Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La Bastico reagisce alle critiche sui corsi di recupero

La reazione del palazzo alle critiche dei giorni scorsi sul presunto fallimento dei corsi di recupero non si è fatta attendere. Un comunicato del vice ministro Bastico sottolinea che è paradossale definire “fallimentari” i corsi di recupero, quando sono appena iniziati e i loro esiti si misureranno a fine anno.

“Stupisce – afferma la Bastico – che proprio chi ha deciso di abolire gli esami di riparazione nel 1995, chi ha scelto di affidare gli esami di Stato a commissioni composte da soli docenti interni, chi ha ritenuto di non dover tenere in alcun modo in considerazione i risultati delle indagini Ocse Pisa (2000 – 2003 – 2006) sugli apprendimenti dei quindicenni, ora si permetta di criticare e di etichettare come fallimentari le scelte del Ministero della Pubblica Istruzione per realizzare una scuola più seria e rigorosa adottando dei provvedimenti capaci di superare le emergenze.”

Le argomentazioni del vice ministro hanno gioco facile, visto che proprio in questi giorni la rilevazione sui debiti scolastici ha messo in evidenza un preoccupante quadro di impreparazione dei ragazzi delle superiori carichi di insufficienze al termine del primo quadrimestre. Insufficienze che riguardano circa il 70% degli studenti delle scuole superiori.

“Ma non si era più volte convenuto – conclude il comunicato ministeriale – che sulla scuola e sull’educazione dei ragazzi sarebbe stato opportuno ragionare in un’ottica che superi le contingenze politiche concentrando risorse ed intelligenze sulla soluzione dei problemi che tutti conveniamo esistano? Non mi sembra opportuno fare campagna elettorale sulla pelle degli studenti.

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