Istruzione tecnica/4. Prodi: una dramma italiano

Quello del declino dell’istruzione tecnica secondaria, accompagnato dal mancato varo di un sistema di formazione tecnica superiore alternativo all’università, è stato definito da Romano Prodi “un dramma italiano”.

Il problema, a suo giudizio, è tuttora aperto perché le misure adottate dai governi (compreso quello da lui guidato) negli ultimi anni per il rilancio dell’istruzione tecnica, dopo l’avventura morattiana della sua licealizzazione, sono del tutto insufficienti. Quello che soprattutto è mancato nel tempo, e continua a mancare, ha sottolineato Prodi con una venatura di pessimismo, è la consapevolezza dell’importanza e dell’urgenza delle decisioni da prendere da parte della intera classe dirigente, politica e non (imprese, sindacati, mass media).

 “La cosa che più mi preoccupa”, ha detto l’ex presidente del Consiglio e della commissione UE, “è che c’è da rifare la testa dei genitori sulle scuole tecniche. Io parlavo di super-periti molti anni fa. Il problema è arrivato all’incomprensione sociale. Bisogna fare un grande battage pubblicitario a livello ministeriale sulla scuola tecnica, che è il futuro del Paese. Mi provoca un dolore fortissimo sentire i genitori che si vergognano se il loro figlio frequenta un Its”. Salvo poi riconoscere che il loro bilancio è assai magro: solo 4.000 iscritti a 7 anni dalla loro istituzione.

La proposta di Prodi è quella di creare in Italia “7 o 8 scuole tecniche superiori sul modello delle Fachhochschulen tedesche”, quindi esterne e parallele alle Università, con rilascio di lauree tecniche, come accade in Germania: però subito, facendo evolvere eventualmente in tale direzione alcuni degli attuali ITS, troppo piccoli e fragili per determinare la svolta radicale da lui auspicata.

Vox clamans in deserto? C’è da temerlo, visti i precedenti. Il principale ostacolo è costituito dalle potenti e trasversali lobbies universitarie, che paventano il rischio di perdere il loro storico monopolio nel rilascio dei titoli di studio dell’istruzione superiore.