Iscrizioni anticipate: sarà possibile confermarle prima delle vacanze estive?

Gli anticipi di iscrizione alla scuola primaria e dell’infanzia sono confermati, già a partire dal prossimo anno scolastico 2002-03. Ma quando sarà possibile procedere alle iscrizioni? Bisognerà attendere che la legge di riforma sia approvata dal Parlamento (a giugno? A luglio?). Ma anche questo passaggio, per quanto decisivo (e anche molto ravvicinato rispetto all’inizio delle lezioni), potrebbe non dare ai genitori la certezza che l’iscrizione anticipata dei propri figli abbia esito positivo. Come mai? È uno scenario verosimile?
Facciamo il punto sul tema e cerchiamo di capire cosa potrebbe accadere.
Innanzitutto, iscrivere bambini che non hanno ancora l’età prevista dalle attuali disposizioni non è un obbligo, ma una facoltà rimessa ai genitori. Anticipo se si vuole, dunque; anticipo possibile però a condizione che il Comune abbia i locali per accogliere nuovi alunni.
Potranno chiedere l’iscrizione alla scuola dell’infanzia le famiglie che hanno figli che compiono tre anni entro il prossimo 28 febbraio 2003. Teoricamente potrebbero non esserci posti per tutti i richiedenti, ma il rischio è del tutto virtuale perché all’ingresso di bambini giovanissimi corrisponde l’uscita di altri bambini che possono chiedere l’iscrizione anticipata in prima elementare.
Analoga possibilità di iscrizione anticipata è appunto prevista per i bambini che compiono sei anni entro il 28 febbraio 2003, i quali potranno chiedere di frequentare la prima elementare fin dal prossimo settembre. E qui qualche difficoltà organizzativa (leggi “ondina anomala”) potrebbe sorgere.
Il ministero ha già previsto nella legge di riforma un apposito finanziamento per assumere gli insegnanti da destinare alle prime classi da istituire ex-novo per questo aumento di iscritti.
Potrebbe esserci però qualche problema per reperire nuove aule; in tal caso i Comuni potrebbero dichiarare di non essere in grado di approntare nuovi locali e l’iscrizione anticipata sfumerebbe. Ma dal momento che per conoscere il numero di nuovi iscritti (e quindi di aule necessarie) bisognerà attendere la chiusura delle iscrizioni, sembra prospettarsi uno scenario di questo genere: a giugno-luglio si (ri)apriranno le iscrizioni per gli “anticipazionisti”, ma le famiglie non potranno avere a quel momento la certezza che i figli possano effettivamente iniziare la scuola (dell’infanzia o elementare, a seconda dei casi) a settembre, in quanto i Comuni dovranno prima far sapere se saranno in grado di organizzare il servizio. Le famiglie partirebbero insomma per le vacanze con una notevole incertezza.
Per evitare uno scenario di questo tipo, dovranno essere studiate delle soluzioni alternative. Una potrebbe essere che le direzioni didattiche, avvalendosi degli spazi di manovra offerti dall’autonomia organizzativa, aprano informalmente le preiscrizioni con riserva di accettazione, in attesa dell’approvazione della legge, in modo da valutare per tempo l’entità del fenomeno e assumere, d’intesa con i Comuni, le decisioni del caso.