Intercultura: il saluto del Presidente Mattarella agli studenti stranieri

Sabato 7 luglio scorso i 450 studenti adolescenti di tutto il mondo che hanno trascorso un anno scolastico in Italia grazie all’Associazione Intercultura, riuniti a Frascati per partecipare alla cerimonia di saluto prima di partire e tornare a casa, hanno ricevuto un regalo molto speciale: il saluto scritto appositamente per loro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

Il messaggio del Presidente Mattarella agli studenti

«Rivolgo un cordiale saluto ai volontari di Intercultura e a tutti i giovani studenti  – provenienti da tutte le parti del mondo – che si apprestano a concludere il loro periodo di studio in Italia.

Il periodo trascorso nel nostro Paese vi avrà consentito di avvicinarvi, anche attraverso l’apprendimento della nostra lingua, alle tante espressioni culturali e al nostro stile di vita che, con esse, forma parte integrante del patrimonio del nostro Paese.

La vostra presenza ha, contemporaneamente, arricchito l’esperienza di tutti coloro che hanno interagito con voi, autentica “finestra sul mondo”, preziosa occasione di crescita comune nella reciproca conoscenza.

Una pratica di vita così significativa come quella di vivere una parte della propria formazione in un Paese diverso dal proprio rappresenta il contributo migliore alla causa della reciproca comprensione.

In questo spirito, rinnovo a tutti voi i miei più calorosi rallegramenti e vi auguro un felice rientro a casa».

Un riconoscimento molto importante per i volontari di Intercultura, ben 4.500 in tutta Italia, che ogni anno seguono passo passo l’esperienza degli studenti stranieri (800 in tutto, considerando anche gli studenti che vengono in altri periodi dell’anno scolastico), delle famiglie e delle scuole che li ospitano per aiutarli a crescere come persone e cittadini consapevoli e anche per approfondire le specificità della cultura italiana.

Che cosa piace dell’Italia a questi giovani di 65 Paesi diversi? Sondando i racconti di questi adolescenti stranieri scopriamo che l’Italia è conosciu ta per le sue bellezze paesaggistiche, artistiche e culinarie, per la solarità delle persone, per la moda e lo sport, l’Italia è apprezzata proprio per questi motivi: il cibo 21,3%; la gente 14,6%, l’arte 14,3%, il mare 8,9%, la moda 7,2%, il clima 6,7%, lo sport 5%.  L’arte dunque è uno degli elementi che inducono gli studenti stranieri a scegliere il nostro Paese, soprattutto i teenager asiatici e sudamericani che decidono poi di tornarvi per i loro percorsi universitari, spesso legati al mondo dell’arte. 

Gli studenti, dopo diversi mesi trascorsi in Italia, padroneggiano molto bene la nostra lingua: interrogati sul loro rapporto con il nostro Paese, indicano l’italiano tra gli elementi più positivi della propria esperienza. Quasi due terzi ogni anno studiano anche per affrontare l’esame di certificazione linguistica, da usare come una competenza in più da sfruttare nel  proprio percorso di studi e di lavoro. Un obiettivo linguistico e culturale possibile grazie ai mesi trascorsi in famiglia e in una scuola del territorio ospitante che hanno fatto sentire questi adolescenti di varie parti del mondo come dei veri italiani.

Da settembre in arrivo altri 800 studenti stranieri: aperta fino a fine luglio la possibilità per le famiglia di candidarsi a ospitare

Un ciclo si chiude e già se apre uno nuovo. Altri 800 adolescenti di tutto il mondo stanno preparando i bagagli per arrivare a inizio settembre in Italia.Molti di loro già conoscono il nome di chi li ospiterà come figli, ma è ancora possibile fino a fine luglio per le famiglie italiane proporsi per accogliere uno studente straniero. Basta chiamare i volontari della zona in cui si risiede e fissare un colloquio conoscitivo. Tutte le informazioni sono reperibili sul sto di Intercultura www.intercultura.it.

Che cosa accomuna le 30mila famiglie che in oltre mezzo secolo hanno già vissuto quest’esperienza? È immediato pensare alla voglia e alla curiosità di conoscere un altro Paese, le sue tradizioni, la sua musica, le sue storie. Ma chi osserva da vicino queste esperienze, si accorge che questa è solo la punta dell’iceberg. Ospitare un giovane di un altro Paese significa educare i propri figli e se stessi a convivere con stili di vita, mentalità, culture diverse; significa confrontarsi con qualcuno che ha abitudini differenti dalle proprie, che non necessariamente, se proviamo a guardarle da una prospettiva diversa, ci continueranno ad apparire strane o addirittura sbagliate.

Quali i motivi che spingono una famiglia ad ospitare gratuitamente uno studente straniero? Essenzialmente perché, per citare uno degli slogan di Intercultura: “Ci aspettavamo uno studente e invece è ci arrivato un figlio”. Secondo una ricerca IPSOS del 2008, infatti, accogliere un adolescente da un paese straniero comporta, per il 19% degli intervistati, un momento di confronto culturale, per il 18% rappresenta una crescita personale ed interiore, mentre per un importante 11% è uno stimolo per i propri figli per imparare a confrontarsi con una persona di un’altra cultura, motivazione più che mai attuale, visto l’aumentare dei casi di intolleranza xenofoba. Altre ragioni: ovviamente, quella di migliorare l’apprendimento delle lingue (10%),  quella di stimolare i propri figli, a loro volta, di usufruire di una simile esperienza formativa all’estero (8%) e per far conoscere e diffondere bene la nostra cultura e la nostra tradizione (6%).

A scegliere l’Italia, sono soprattutto gli studenti dai Paesi europei (29%), quindi da quelli dell’America Latina (28%) e dell’Asia (25%),seguiti dagli adolescenti del Nord America (8%), e dell’Oceania (9%), mentre solo l’1% arriva dall’Africa.