Insegnanti precari, nelle Gae 30 mila nuovi inseriti con ‘riserva’

Le Gae, al contrario di quanto faccia pensare il nome, si confermano essere graduatorie tutt’altro che a esaurimento. Secondo quanto riporta IlSole24Ore, sarebbero oltre 30 mila i nuovi inseriti “con riserva” grazie alle sentenze favorevoli di Consiglio di Stato e Tar. Un esercito di insegnanti che potrebbe causare non pochi problemi nei prossimi concorsi.

Infatti, a 2 anni dal piano di stabilizzazione dei circa 100 mila precari messo in atto dal governo Renzi, le liste dei docenti abilitati, quelli che maturano una legittima aspettativa della cattedra a ruolo, tornano a ingrossarsi. Ridotte a meno di 50 mila iscritti oggi ne contano 80 mila.

Sentenze favorevoli della magistratura hanno spalancato le porte della Gae a circa 30 mila insegnanti, molti dei quali diplomati magistrali con titolo ante 2001/2002 che è stato poi considerato abilitante.

I sindacati esprimono soddisfazione, ma le conseguenze, secondo alcuni, potrebbero essere negative per i prossimi concorsi in quanto pare che le decisioni dei magistrati equiparino un percorso di formazione di 4 anni a uno di 10. Questo perché non sembrano tenere conto che si parla di diplomati magistrali che fino al 2001 potevano insegnare con 4 anni di studio. Quell’anno poi vennero chiuse le scuole magistrali e istituite le Ssis da Luigi Berlinguer. Nel 2006 si decise poi di far valere i requisiti stabiliti dalla Riforma Moratti per poter insegnare: laurea e scuola di specializzazione. 

Il Miur intanto fa saper che molti giudici ora stanno cambiando indirizzo, ma il “tema è delicato” come conferma Francesca Puglisi, Pd: Bisogna fare attenzione, nei prossimo concorsi, a non penalizzare giovani e laureati”.