Il documento dei dieci ‘saggi’/3. Profumo apprezza

È presto per sapere se le riflessioni dei saggi passeranno direttamente agli archivi delle buone intenzioni o saranno recepite dal mondo politico e, soprattutto, dal prossimo Governo che uscirà da questa lunga attesa.

Per il momento il mondo politico – che complessivamente aveva guardato con una certa diffidenza all’iniziativa di Napolitano – sembra riflettere su quanto proposto dai “facilitatori”.

Non ha perso tempo, invece, ad esprimere le proprie valutazioni sul documento dei saggi il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo che ha elogiato il lavoro svolto dalla Commissione di saggi in materia di scuola.

Nella parte economica – ha detto Profumo a margine della firma di un protocollo d’intesa con il Coni in una scuola di Scampia, a Napoli – c’è una grandissima attenzione alla scuola, all’università e alla ricerca. È un segnale importante che ci sia tanta attenzione a quello che è lo strumento per far ripartire il Paese”.

Fare ripartire il Paese – ha proseguito il ministro – “vuol dire avere una scuola e una università migliori e soprattutto una catena corta tra ricerca, innovazione e sviluppo”.

Questo – ha sottolineato Profumo – deve fare un paese moderno e mi pare che l’indicazione dei saggi vada in questa direzione. Abbiamo bisogno di un piano che duri per tutta la legislatura, con finanziamenti costanti. Di questo ha bisogno la scuola e credo che i saggi abbiano fatto un buon lavoro”.

Profumo, infine, ha auspicato una rapida soluzione politica per arrivare presto alla nomina del presidente del Consiglio e del capo dello Stato, ringraziando Giorgio Napolitano per quello che ha fatto nel corso del suo settennato e nelle ultime settimane.