Il CNPI farà sconti per la procedura semplificata della quota del 20%?

Nei prossimi giorni dovrebbe essere esaminato dal Consiglio nazionale della Pubblica istruzione (CNPI), per il prescritto parere, il decreto del 13 giugno 2006, n. 46 del ministro Fioroni che ha stabilito che gli istituti di istruzione secondaria superiore possono utilizzare la quota d’istituto del 20% con riferimento a possibili interventi sui curricoli e sugli orari previsti dai vigenti ordinamenti. Il decreto dovrebbe recepire il contenuto della nota di interpretazione del 22 giugno 2006 con la quale l’amministrazione precisa che la quota del 20% deve intendersi applicabile ad ogni ordine e grado di istruzione.
Sull’opportunità di quantificare la quota riservata agli istituti, secondo il regolamento per l’autonomia scolastica, si sono registrati, per lo più, consensi, ma non sono mancate anche perplessità, a cominciare, ad esempio, dalla semplificazione di procedura adottata nell’occasione.
In base proprio all’art. 8 del regolamento dell’autonomia, quando sei anni fa venne emanato il primo decreto in materia di quota di istituto (decreto interministeriale n. 234 del 26 giugno 2000) che fissò tale quota al 15%, venne seguita una procedura più complessa durata più di sei mesi, perché la disposizione venne emanata sotto forma di regolamento.
Vi furono prima i pareri delle Commissioni parlamentari (26-27 gennaio 2000), poi il parere del CNPI (14 marzo 2000), l’assenso del ministero del Tesoro (3 aprile 2000), il parere del Consiglio di Stato (17 aprile 2000), l’assenso della Presidenza del Consiglio dei ministri (18 maggio 2000) e la definizione conclusiva del provvedimento il 26 giugno con successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 25 agosto 2000.
Questa volta la procedura è stata molto semplificata, cosa ne dirà il CNPI?