Il bilancio delle scuole/1: Il grido di dolore dell’A.Ge. Toscana

Tra le novità che studenti, docenti e genitori devono tenere sott’occhio in questo inizio d’anno, si inserisce il botta e risposta intercorso durante le vacanze natalizie fra il direttore generale per il bilancio del Miur e il presidente dell’Associazione Genitori A.Ge. Toscana sull’utilizzo del contributo volontario dei genitori per la copertura delle spese per supplenze o per il funzionamento amministrativo.

Il fenomeno si è  evidenziato con le variazioni di bilancio di fine anno: alcune scuole hanno operato travasi di fondi da un capitolo all’altro coprendo di fatto il fabbisogno finanziario con fondi provenienti dai genitori.

Ogni scuola sa di cosa ha bisogno – sottolinea il presidente dell’A.Ge Toscana –  ma se le risorse su cui poter contare sono inferiori a ciò che le necessita, inizia una spiacevole caccia alla quadratura di bilancio, con l’ovvia conseguenza  che  i finanziamenti meno tutelati da disposizioni e normative, come il contributo volontario dei genitori, sono oggetto di ‘saccheggio’”.

L’Associazione dei genitori della Toscana fa discendere il problema dalle indicazioni per il Programma annuale 2010 (nota 9537 del 14.12.2009): “I finanziamenti non vincolati dovranno essere impegnati al perfezionamento dell’obbligazione giuridica (es. contratto collettivo integrativo d’istituto, contratti di supplenza breve, contratti di servizio per la pulizia dei locali, ecc.”).

Poiché i finanziamenti per il funzionamento, il contributo volontario dei genitori, gli interessi bancari, i contributi per il diritto allo studio da parte degli enti locali, le sponsorizzazioni ecc., non sono vincolati numerose scuole hanno coperto  le esigenze di funzionamento amministrativo con i fondi destinati all’ampliamento dell’offerta formativa. Sulla cancellazione della finalizzazione dei contributi volontari  noi genitori non possiamo essere d’accordo”.