Tuttoscuola: Non solo statale

Iepf: i corsi costano un terzo in meno di quelli statali. Ma sono a rischio/2

Se è vero che i corsi regionali costano meno, nello stesso tempo però le Regioni, a causa della stretta finanziaria di questi ultimi anni, hanno ridotto all’osso il budget dei corsi Iefp (unica importante eccezione la Lombardia), che quindi rischiano di non poter funzionare con gli stessi positivi risultati raggiunti in passato, soprattutto sul piano del successo formativo e del contenimento della dispersione. È vero che costano di meno, ma sono spesso al limite della sopravvivenza. Se chiudessero ne deriverebbero rilevanti danni dal punto di vista sociale.

Anche per questo lo studio dell’Isfol suggerisce che venga accelerata la graduale convergenza delle Regioni verso la definizione di costi standard, operazione che consentirebbe di rendere più omogenea la qualità, l’efficienza e la sostenibilità economica di tali corsi.

In Lombardia la Giunta regionale ha stanziato per l’a.s. 2015/2016 201 milioni di euro per la riforma della dote per il sistema istruzione e formazione professionale regionale, che ha attirato 50 mila studenti, con 107 enti accreditati. Ulteriori 20 milioni di euro finanziano 20 milioni i percorsi ITS e IFTS. Ormai circa il 15% degli studenti lombardi che iniziano il secondo ciclo di istruzione sceglie i corsi di Iefp, che rappresentano veramente una solida seconda gamba del sistema formativo. Proprio ciò che si dovrebbe fare a livello nazionale: il modello c’è, passa anche da un approccio sussidiario e di rete, dal partenariato tra pubblico e privato, da una governance partecipata insieme ai principali stakeholders. Anche le altre Regioni potrebbero farlo. Bisogna crederci e investire, recuperando fondi dai tagli agli sprechi, dalla lotta all’evasione fiscale, etc.

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