I titoli di studio scoprono l’evasione dell’obbligo e la dispersione scolastica

I dati Istat sui titoli di studio della popolazione, rilevati alla fine del primo semestre 2013, consentono riflessioni interessanti anche sugli indici della scolarizzazione sul territorio.

Per la popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni, come si è visto, la mancanza di titoli di studio o il possesso della sola licenza elementare registra l’incidenza più elevata (11,12%) nel Mezzogiorno.

Viene da chiedersi se questo primato negativo del Mezzogiorno rispetto alle altre aree del Paese dipenda dall’entità complessiva della popolazione rilevata o rappresenti una costante confermata anche in fasce di età più giovani.

Abbiamo pertanto rilevato questo fenomeno per la fascia di età 25-34 anni con questi risultati:

Su una popolazione di circa 7 milioni e 200 mila persone, quasi 200 mila risultano a tutt’oggi senza titolo o con la sola licenza elementare per una percentuale del 2,7%.

Al Nord la percentuale è soltanto del 2%, al Centro del 2,9% e nel Mezzogiorno del 3,4%.

Come si vede, anche in questa fascia di età intermedia il Mezzogiorno registra un primato negativo.

Utilizzando sempre i dati Istat aggiornati, abbiamo eseguito la stessa rilevazione comparata per la fascia più giovane, 15-24 anni di età, con questi risultati:

Su 6 milioni e 25 mila individui in questa fascia di età, 109 mila (1,8%) hanno soltanto la licenza elementare o sono senza titolo.

Al Nord la percentuale è dell’1,4%, al Centro dell’1,9% e nel Mezzogiorno del 2,2%.

Come si vede, la tendenza negativa del Mezzogiorno viene confermata anche nelle ultime generazioni. Se il dato va letto al netto delle situazioni di persone malate o disabili, non vi è dubbio che quelle elevate percentuali sono anche la spia di elevati tassi di abbandono, di insuccesso scolastico e di evasione dell’obbligo che non possono non preoccupare.