Tuttoscuola: Non solo statale

I servizi prescolari delle scuole Fism

Lo scorso 12 giugno si è tenuto a Firenze il convegno della Fism dal titolo “Prima della scuola dell’infanzia”. In questa occasione, il Segretario della Federazione Italiana Scuole Materne Luigi Morgano, in apertura dei lavori, ha ammonito come l’Unione europea chieda “agli Stati Membri di raggiungere l’obiettivo di Lisbona di 33 posti di asili nido ogni 100 bambini di età 0 – 3 anni ( 33%) entro la fine del 2010“, mentre “in Italia la copertura media del servizio è del 12,7% – che si abbassa addirittura all’1% in alcune Regioni del mezzogiorno – contro il 60% della Danimarca, il 40% dell’ Irlanda ed il 29% della Francia“.

Morgano ha ricordato che sono 1500 le scuole Fism che già da diversi anni in varie zone d’Italia, si sono attrezzate per rispondere alla domanda diffusa delle famiglie attivando anche un servizio prescolare con asili nido, nidi integrati e con “sezioni primavera” per i bambini dai 24 ai 36 mesi .

Il convegno della Fism ha visto la partecipazione di 140 esperti fra pedagogisti, educatori , insegnanti e dirigenti Fism, che hanno fatto il punto della situazione, a livello nazionale e regionale, in ordine alla normativa vigente, ma anche per definire la pianificazione “strategica” dei servizi educativi della prima infanzia sulla base di un progetto educativo condiviso con la famiglia.

Delle Sezioni Primavera, ultime in ordine di tempo di questi servizi per la prima infanzia, ha parlato Sergio Govi, consulente MIUR, che ha ricordato che le sezioni primavera sono state istituite nel 2007 dallo Stato, attingendo all’esperienza di alcune scuole Fism che avevano già attivato questo servizio per i bambini di 2-3 anni. Govi ha affermato che con le sezioni primavera si è superato la logica dell’anticipo scolastico ed ha annunciato che è già pronto il nuovo testo dell’Accordo in Conferenza unificata Stato Regioni Comuni per il finanziamento delle sezioni primavera per l’anno 2010-2011

Questi servizi per i bambini prima della scuola dell’infanzia – ha detto a margine del convegno il presidente della Fism Redi Sante Di Pol – non intendono né devono sostituirsi al compito educativo della famiglia, ma piuttosto accompagnare i genitori nello svolgere il loro ruolo, mirando allo sviluppo integrale del bambino“.

L’educazione prescolare – ha affermato Roberto Franchini, docente dell’Università Cattolica di Brescia, citando dati del Consiglio d’Europa – previene l’abbandono scolastico negli anni successivi“. “Oggi – ha continuato – si parla troppo di adolescenza e troppo poco di infanzia, ma se non vogliamo adolescenti problematici dobbiamo lavorare sui bambini“.

Prendere in carico un bambino in queste strutture educative - ha detto il responsabile del settore pedagogico della Fism Delio Vicentini – significa assumersi la responsabilità anche di ciò che va anche al di là dei gesti e delle azioni, nella consapevolezza che ogni esperienza non è per il bambino “neutra”. Il sistema dei servizi per la prima infanzia deve operare, perciò, mediante gesti di cura e tutela, di relazione, di gioco, di proposta e di apprendimento, di affettività“.

Molte delle nostre scuole – ha concluso Morgano – vantano una presenza pluridecennale di servizio e non poche oltre un secolo di storia. Esse hanno saputo coniugare fedeltà alle radici e novità, il coinvolgimento profondo delle famiglie e l’accoglienza . Le scuole Fism sono e vogliono continuare ad essere istituzioni, con un’identità dichiarata, ma rivolte a tutti. In la qualità educativa per la prima e la seconda infanzia è avvertita dalle nostre scuole come dovere e l’acquisizione di condizioni economiche di parità come diritto“.

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