Graduatorie scalate con false autocertificazioni

La guardia di finanza di Catania ha scoperto un giro di false dichiarazioni e attestazioni utilizzate per scalare la graduatoria del concorso pubblico per titoli del personale amministrativo nelle scuole statali.

Una vera e propria truffa, in cui al momento sono coinvolte diciannove persone tra precari, dipendenti e dirigenti di scuole private paritarie. La Procura di Catania, a conclusione delle indagini, ha chiesto al Gip l’emissione di decreti penali di condanna per truffa aggravata. Gli atti dell’inchiesta saranno inoltre inviati all’Ufficio scolastico provinciale per valutare la posizione amministrativa degli indagati.

Il meccanismo, non nuovo per questo tipo di operazioni truffaldine, è legato alla possibilità di autocertificare il possesso di titoli di servizi mai svolti, allegando le relative attestazioni, rilasciate da scuole private che attestavano periodi lavorativi in realtà non svolti o ne ‘gonfiavano’ la durata. Pare che questa tecnica sia stata utilizzata anche negli anni scorsi, sempre per  scalare più in fretta la graduatoria provinciale con l’obiettivo dell’immissione in ruolo.

Se è vero, come sembra, che situazioni del genere di quella scoperta a Catania siano non infrequenti, occorre fare qualcosa per correggere la procedura di formazione delle graduatorie, eliminando o modificando in profondità la possibilità di autocertificazione.