Giannini sull’orario di lavoro docenti: I sindacati non difendano privilegi

I sindacati credo che devono – e l’abbiamo già anche iniziata questa riflessione – farsi essi stessi promotori di un cambiamento culturale e non difendere, in questo caso, privilegi che non esistono – ahinoi! – perché gli insegnanti non sono una categoria privilegiata in Italia, anzi…“: così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in un’intervista a Radio Vaticana, a proposito delle reazioni sindacali alla possibilità di aumentare l’orario degli insegnanti.

Quello che è sicuro è che noi vogliamo portare un principio di “premialità” non necessariamente legato all’anzianità in carriera, perché questo è il vero elemento motivante e rimotivante degli insegnanti italiani. Il tema della quantità oraria va inserito in un più complesso ragionamento che ora è prematuro quantificare. Quindi, non credo che ci saranno problemi di conflitto; ci dovrà essere una condivisa maturazione di un cambiamento nel mondo della scuola. Questo è indubbio” ha spiegato il ministro.

Quanto all’edilizia scolastica, Giannini ha detto che “nel pacchetto Miur abbiamo una cantierabilità prevista che risponde alle cifre in corso: già circa duemila interventi stanno partendo dal mese di luglio; in più c’è il pacchetto Palazzo Chigi che con la riunione Cipe, di due giorni fa, ha sbloccato altri 500 milioni di euro. Quindi, sono interventi importanti. Credo che all’inizio della ripresa delle lezioni, dei 10 mila interventi ipotizzati, almeno la metà saranno completati. Mi sembra stia andando tutto come da calendario“.

Infine, la parità scolastica, che rimane “un punto fondamentale“: “sull’Imu abbiamo fatto questo provvedimento importante che fa sì che le scuole con una retta inferiore ai 6800 euro siano esentate e questo è già un piccolo segnale. Sulla legge di stabilità, invece, si dovrà dare una risposta e quindi anche un’attuazione alla legge 62“.