Giannini sulle orme di Berlinguer e Moratti

Proposta di anticipare la scuola dell'obbligo a cinque anni

Poche righe dell’Ansa potrebbero creare qualche problema di consensi elettorali nei confronti del ministro Giannini per talune sue dichiarazioni sulla dibattuta questione dell’abbreviazione del percorso scolastico, dopo quanto da lei dichiarato a Radio Capital.

Riferendosi all’ipotesi della riduzione a quattro anni del percorso liceale, la Giannini, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, ha dichiarato che “Lo strumento migliore non è una scuola superiore di soli quattro anni ma la possibilità di mandare i figli a scuola un anno prima, una scuola dell’infanzia che duri solo due anni, come accade già in altri paesi”.

Il ministro aveva prospettato la stessa ipotesi ventiquattro ore, parlando ad una scuola paritaria di Milano.

Anticipo dell’obbligo, dunque, a cinque anni, come aveva ipotizzato anche il premier Letta poche ore prima delle sue forzate dimissioni.

Poco più di 15 anni fa la stessa proposta era stata anche formalizzata dall’allora ministro Luigi Berlinguer che, dopo le reazioni contrarie dei sindacati, delle associazioni degli insegnanti e dei Comuni, si era affrettato a ritirarla, sostituendola con la previsione di accorpamento di elementare e media e riduzione di un anno del relativo percorso d’istruzione. Proposta naufragata.

Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro Letizia Moratti pochi anni dopo, aveva abbozzato una premialità di un anno per la frequenza completa della scuola dell’infanzia, si era ‘accontentata’ di introdurre il diritto delle famiglie di anticipare l’obbligo scolastico.

Evidentemente i precedenti degli altri ministri dell’istruzione sembrano non scoraggiare il ministro Giannini.