Giannini: i mafiosi sono come l’Isis

La scuola è l’ultimo presidio di fronte all’arroganza dei mafiosi che considerano l’istruzione un’insidia al loro potere“: lo afferma in un’intervista alla Stampa il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, commentando gli incendi dolosi di autobus in Calabria e avvertendo che non è “una questione locale ma un’emergenza nazionale“, un “attentato contro la formazione delle nuove generazioni“, perciò “va respinto con tutte le forze“.

La criminalità organizzata è come l’Isis“, sottolinea il ministro, secondo cui “chi brucia gli scuolabus sull’Aspromonte ragiona e agisce come i terroristi islamisti che distruggono le biblioteche e le scuole in Iraq e Siria o i taleban pakistani che si sono accaniti contro la giovane studentessa Malala che aveva condannato le pesanti limitazioni imposte all’educazione“.