Giannini: All’università c’è un’asfissia burocratica inconcepibile

L’università italiana ha grandi potenzialità ma ci sono ancora alcuni ostacoli da abbattere “per liberare tutte le potenzialità di un sistema della ricerca“. Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini intervenendo all’apertura dell’anno accademico del Politecnico di Milano ha richiamato l’attenzione su “due urgenze drammatiche. Una si chiama asfissia burocratica, che è incompatibile con la ricerca scientifica e richiede interventi più radicali“.

Non è concepibile – ha detto il ministro – che un ricercatore abbia le stesse regole e gli stessi meccanismi di carriera di un funzionario ministeriale che si occupa di archivi, o di procedimenti amministrativi. Non è concepibile perché la scienza compete e coopera a livello internazionale, per definizione e, quindi esige flessibilità, rapidità e apertura”.

Su questo argomento “C’è ampio consenso – assicura Giannini – e da molto tempo. Nessuno ha voluto o potuto rimuovere questo enorme ostacolo al buon funzionamento del sistema e alla sua competitività internazionale“.