Galletti, per le scuole antisismiche il modello è l’Emilia

Le istituzioni devono essere in grado di dare una risposta al problema della messa in sicurezza degli edifici scolastici”: è quanto afferma il sottosegretario all’istruzione, Gian Luca Galletti, che in una lettera pubblicata su Il Secolo XIX prende come modello di riferimento la sua regione, l’Emilia Romagna, che dopo il terremoto in pochi mesi ha costruito 58 nuove scuole antisismiche tra nuovi edifici temporanei e prefabbricati.

Galletti ammette che “il lavoro da svolgere per la messa in sicurezza delle scuole è ancora ingente” e cita i dati del Ministero: su 36.220 edifici scolastici censiti ben il 44% è stato costruito nel ventennio 1961-1980 e solo il 25% dopo il 1980. Ma assicura che il Governo già si è mosso nella giusta direzione: “La creazione di un Fondo unico eviterà il sovrapporsi di microinterventi, e verrà attuato un meccanismo per consentire agli enti locali di poter spendere in deroga ai vincoli di finanza pubblica”. Non solo: nel decreto del Fare è previsto “un investimento straordinario in edilizia scolastica finanziato dall’Inail fino a 100 milioni di euro l’anno dal 2014 al 2016”. Messa in sicurezza, quindi, ma anche costruzione di nuove scuole, “utilizzando lo strumento dei fondi immobiliari, attraverso il quale il governo precedente ha stanziato 38 milioni per la costruzione di nuovi edifici”.

Oggi è possibile ed è nostro dovere morale agire in maniera più rapida – conclude il sottosegretario – dando una spinta alla crescita investendo sull’edilizia, stoppando le lungaggini burocratiche e rendendo finalmente effettivi gli interventi. Obiettivi, questi, che mi impegnerò a perseguire per fare del “modello Emilia Romagna” un esempio nazionale. E perché le scuole siano pilastri di sicurezza su cui edificare il futuro dell’Italia, non fragili castelli costruiti con la sabbia di mare“.