Funzioni obiettivo, le designerà il dirigente?

I docenti da destinare agli incarichi di funzione obiettivo saranno individuati direttamente dal dirigente scolastico. La novità è contenuta nell’articolo 30 della bozza del nuovo contratto, attualmente al vaglio del tavolo negoziale, composto dai rappresentanti dell’amministrazione (Aran) e dei sindacati maggiormente rappresentativi (Cgil, Cisl, Uil Snals e Gilda).
La formalizzazione dell’incarico potrà avvenire, però, solo dopo aver sentito il parere del collegio dei docenti. Parere, peraltro, non vincolante.
Si rafforzebbe, dunque, il potere dei dirigenti scolastici che, con l’attribuzione della dirigenza, hanno già incamerato la facoltà di designare direttamente i collaboratori, che prima, invece, venivano eletti dal collegio dei docenti.
E nell’ipotesi proposta dall’Aran viene meno anche il principio della congruità dei requisiti professionali dei docenti da destinare alle funzioni, i cui titoli non saranno più valutati da alcuna commissione. Né tanto meno dal collegio, che si limiterà a prendere atto delle scelte del dirigente e, se del caso, a muovere critiche e suggerimenti. L’articolo 30 della bozza contrattuale conferma, inoltre, il diritto, per il collaboratore vicario, di essere retribuito con una somma coincidente con quella spettante ai docenti designati come funzioni obiettivo. Quest’ultimi, però, non potranno far valere il titolo professionale, derivante dallo svolgimento dell’incarico, per eventuali progressioni di carriera o per il concorso a preside.