Francia, da prossimo anno mini classi con 12 alunni. Turi (Uil Scuola): ‘In Italia serve buon senso’

“Il numero degli studenti per classe non dovrebbe essere fatto con la calcolatrice come avviene da tempo in Italia, ma con il buon senso e con la mente”. Lo afferma il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, commentando la notizia che in Francia saranno adottate classi scolastiche con 12 alunni dal prossimo anno scolastico in alcune zone del Paese.

“È difficile fare commenti sulle riforme degli altri, primo perché noi siamo tra quelli che ritengono che il nostro sistema scolastico statale possa essere un esempio per gli altri, secondo perché – spiega il sindacalista – non sappiamo quali siano le priorità individuate”. Per Turi in ogni caso “tutto sta a capire cosa devono imparare gli alunni di una classe, pochi o molti che siano: usufruire di un insegnamento basato sull’indottrinamento per fini specifici, o un insegnamento basato sul sapere critico che formi alla cittadinanza e quindi al lavoro e alla democrazia? In un caso o nell’altro se sono pochi e’ un vantaggio comune ma non sono solo i numeri il problema, ma cosa si fa dell’istruzione in questo nuovo secolo in cui si vede una regressione continua rispetto a interessi, economici, politici e religiosi”.