Fedeli all’Istruzione: subito un caso sul titolo di studio

Non ha fatto in tempo a metter piede nel palazzo della Minerva e già per il neo ministro Valeria Fedeli sono scoppiate le prime polemiche. Accusata da esponenti del mondo cattolico di sostenere la teoria di gender e criticata da esponenti politici per l’imprudente annuncio di sue dimissioni in caso di vittoria del no al referendum, è ora al centro di polemiche per il suo titolo di studio.

Fedeli, titolo di studio: è giallo – A tirare fuori la notizia nella serata di ieri è stato il sito Dagospia secondo il quale sul sito della Fedeli (fino a ieri sera), la senatrice Dem diceva di sé: “Sono nata a Treviglio (Bg) il 29 luglio 1949. Sono cresciuta in provincia, in un territorio operoso e attivo. Finite le scuole mi sono trasferita a Milano dove ho conseguito la il diploma di laurea in scienze sociali, presso UNSAS. In quegli anni ho incontrato il movimento studentesco, il femminismo e poi la Cgil”. Da quel momento è cresciuta la polemica proprio sul titolo di studio dichiarato dal neo ministro (diploma di laurea in scienze sociali) che allora era inesistente. Il ministro Fedeli è stato accusato di dichiarazioni false proprio su una materia, l’istruzione, su cui è chiamata a dirigere il sistema scolastico italiano.

Fedeli, titolo di studio: la risposta del ministro – Pronta è arrivata la precisazione dello staff del ministro secondo il quale si è trattato solo di un “infortunio lessicale in piena buona fede”. Lo stesso ministro ha dichiarato al Corriere della sera che “Oggi quel mio diploma sarebbe equiparato ad una laurea triennale. Da dove la Fedeli ricavi questa convinzione non è dato sapere.

Fedeli, titolo di studio: la correzione – Ad ogni buon conto sul sito del ministro ora il suo curricolo è stato frettolosamente così corretto: “Ho conseguito il diploma per assistenti sociali, presso UNSAS”.

Il problema della neo ministra Valeria Fedeli non sta tanto e solo nella presunta mancanza del titolo di laurea, anche perché nel Governo Gentiloni ci sono anche altri tre ministri che non lo possiedono: Beatrice Lorenzin, Giuliano Poletti e Andrea Orlando. Inoltre, non sono mancati nella storia, precedenti illustri nell’ambito dell’Istruzione sprovvisti della laurea: uno su tutti Benedetto Croce con solo il diploma di maturità classica“. Così ha detto Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia questa mattina a TgCom24 intervenendo sulla faccenda. “Il problema del ministro Fedeli è un altro – ha aggiunto – se è vero che, da quanto si apprende in queste ore dalla stampa, la senatrice Fedeli avrebbe truccato il titolo di studio dichiarando il falso. Questo, per un ministro all’Istruzione è davvero troppo“.

L’assessore ha poi continuato sul ministro Fedeli: “Detto questo almeno per quel che riguarda Regione Lombardia la giudicheremo dai fatti, a cominciare dalle scelte che compirà nell’attuazione della delega all’ Istruzione e Formazione professionale, che non vorremmo diventasse una statalizzazione dei percorsi regionali che, in Lombardia, sono particolarmente efficaci per l’avviamento al lavoro e consentono di studiare in apprendistato, quell’apprendistato formativo del Jobs act che la Regione e’ stata capace di attuare“.