Fedeli: ‘Aziende chiedono soldi per alternanza scuola – lavoro? Gravissimo, andate in Procura’

“È gravissimo che ci siano aziende che chiedono soldi per fare alternanza scuola-lavoro, se accade questo andate in Procura”. Con queste parole la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli ha commentato i fatti denunciati dall’UdU e da molti quotidiani la scorsa settimana in occasione di un confronto con gli studenti dell’Itis Galilei, a Roma, su istruzione e lavoro assieme al segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan.

Alternanza scuola – lavoro, l’impegno della Ministra

La Ministra sottolinea il suo impegno per il prossimo anno quando “1,5 milioni di ragazzi entreranno nell’alternanza scuola-lavoro nel fare tre operazioni”. Si tratta del “sito del Ministero – sottolinea – dove si potranno segnalare abusi ed errori su alternanza scuola-lavoro, la carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza e infine predisporre dei modelli per i contenuti necessari per l’alternanza scuola-lavoro”.

Furlan: ‘Alternanza non diventi sfruttamento’

“Occorrono percorsi e verifiche chiare sull’alternanza scuola-lavoro” ha dichiarato poi Furlan. “L’alternanza svolta nelle segreterie delle scuole è solo una presa in giro – ha continuato il Segretario – . Viviamo in un Paese dove alcune cose non funzionano ma possiamo cambiarle. L’alternanza è un ponte tra scuola e lavoro, un elemento importante anche della didattica. Purtroppo spesso alcune esperienze di apprendistato hanno perso la valenza formativa per diventare un abuso nel mercato del lavoro. Non possono diventare forme di lavoro sottopagato. Una vera alternanza è il modo per affermare che scuola, lavoro e cultura determinano la possibilità di una vera cittadinanza. Il lavoro è l’elemento fondativo della società che si realizza attraverso un connubio forte tra azienda e sindacato, tra persona e lavoro. Questa è la sfida che dobbiamo cogliere tutti insieme per la crescita del paese”.

Erasmus anche alle superiori (ma non adesso)

Il confronto sull’istruzione e sul lavoro di oggi, 28 marzo, è stato anche un’occasione per parlare dell’Erasmus. Fedeli ha infatti affermato l’importanza dell’operazione di estensione del progetto anche alle famiglie che non possono permetterselo economicamente. “I dati ci dicono che coloro che fanno l’Erasmus hanno uno sbocco professionale dell’85% – ha aggiunto – L’Erasmus è un elemento che permette di acquisire delle competenze molto forti. Credo che bisogni operare con gradualità, ma avendo un chiaro obiettivo, quello di consentire alle ultime classi superiori l’Erasmus”. La Ministra, nel sottolineare come finalmente si stiano iniziando a fare investimenti forti su scuola, università e ricerca, ha inoltre afferma che “la scuola è degli studenti e per gli studenti e questo dovrebbe valere per tutta la società e la politica. Litigare per ciò che si sceglie per la scuola significa non vincere le sfide della globalizzazione”.

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