Fallito l’attacco ai diplomifici, per il momento/1

Le rilevazioni ministeriali sulle scuole superiori private hanno evidenziato da tempo che, in particolare negli istituti privati a gestione laica, il numero degli iscritti tende ad aumentare nelle classi degli ultimi anni di corso, dando vita a classi collaterali aggiuntive nel quarto e quinto anno, secondo uno schema che si potrebbe rappresentare graficamente come una piramide rovesciata.

È la prova indiretta che quelle scuole vivono in funzione soltanto dell’esame finale per il diploma, richiamando privatisti con sconti sulle annualità di corso per il diploma facile.

Se sono scuole paritarie giocano in casa e quasi sempre fanno centro. I privatisti pagano, saltano tre o quattro anni di corso, e da interni dell’ultima ora arrivano quasi sempre al diploma facile.

Visto che gli atti amministrativi per frenare l’insorgere dei diplomifici falliscono quasi sempre grazie anche alle impugnative portate davanti al TAR, si è pensato di costituire un primo ostacolo legislativo, prevedendo con specifica norma di legge che non possono esservi classi collaterali. Il primo comma dell’art. 14 (ora cancellato) del decreto legge 104/2013 prevedeva “Le classi devono essere costituite da almeno otto alunni, salvo esigenze motivate sulla base di particolari situazioni geografiche e ambientali accertate dall’ufficio scolastico regionale; le classi articolate possono essere costituite con gli stessi criteri e alle medesime condizioni stabilite per le scuole statali. Negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, in ogni caso, è vietata la costituzione di classi terminali collaterali.”    

Ebbene, l’intero articolo, compreso quindi quel primo comma, è stato tolto.

Forse dava fastidio la previsione del numero minimo (8) per costituire una classe? Ma in questo modo, buttando l’acqua sporca, si è buttato anche il bambino. Le classi collaterali potranno continuare a funzionare. Un punto a favore dei diplomifici, dunque, a meno che in sede di conversione non si trovi modo di attivare lo stop alle classi collaterali.