ENAM: i direttori didattici dentro o fuori?

Proprio mentre si conclude lo scrutinio delle votazioni per l’elezione del Consiglio nazionale dell’Enam, l’Ente di assistenza magistrale (in allegato i risultati Risultati definitivi elezioni Enam 26 – 27 novembre 2001) con attribuzione del seggio per direttori didattici alla lista della Cisl-scuola, prende consistenza la voce che i direttori didattici non debbano essere più assoggettati alle ritenute sullo stipendio che per legge essi, come i docenti di materna ed elementare, debbono rilasciare a favore dell’Ente.
La notizia è riportata dall’Associazione nazionale presidi che sul proprio sito (www.anp.it) riferisce dell’iniziativa adottata da alcuni direttori didattici (e alla quale l’Enam non si opporrebbe) di chiedere la sospensione delle ritenuta (0,80% sullo stipendio) a partire da quando sono diventati dirigenti scolastici (1° settembre 2000).
La perdita del requisito di socio di diritto avvenne alcuni anni fa anche nei riguardi degli ispettori del settore elementare, quando diventarono dirigenti. Potrebbero quindi subire la stessa sorte i direttori didattici diventati a loro volta dirigenti scolastici.
Se davvero il requisito di socio per legge fosse venuto a mancare, vi sarebbero diverse conseguenze, a cominciare dai contributi versati in questi 18 mesi che risulterebbero non dovuti. Per i circa 3.500 direttori didattici si tratterebbe mediamente di almeno 600 mila lire pro capite versate a cui se ne aggiungerebbero almeno altre 200 mila di arretrato per il recente contratto di dirigenti, per un incasso a favore dell’Enam di quasi 3 miliardi di vecchie lire, cioè 1,5 milioni di euro.
Altra conseguenza riguarderebbe la recente elezione per il Consiglio nazionale dell’Ente. Se il requisito di socio dell’Enam è cessato fin dal 1° settembre 2000, perché si sono svolte ugualmente le votazioni per riservare ai direttori didattici un seggio nel consiglio di amministrazione? Si tratterebbe di votazioni nulle limitatamente alla componente direttiva?
In tal caso (tutto da dimostrare) quel seggio che non avrebbe dovuto essere assegnato rimarrebbe vuoto o spetterebbe, a compensazione, alla componente docente con prospettiva di assegnazione alla lista prima esclusa?